16 ottobre 2017

La passione per il delitto 2017 – il secondo incontro con gli scrittori



Piernicola Silvis, Formicae, Sem
Gianni Morelli, Rosso Avana, Adv
Valerio Varesi, Il commissario Soneri e la legge del Corano, Frassinelli
Bruno Morchio, Un piede in due scarpe, Rizzoli
Modera Cecilia Scerbanenco

Piernicola Silvis – Fomicae (la mia recensione)

Non è la solita storia di un serial killer: siamo a Foggia, zona di criminalità di cui si parla poco, c'è un bel personaggio di investigatore.
L'idea di scrivere di un investigatore nasce dal fatto che lo sono stato: volevo sfornare una figura realistica, per far capire quali fossero i rapporti tra magistrati, polizia ai lettori.

Gianni Morelli - rosso Avana ADV

Morelli è un geologo e un conoscitore dell'America latina: nel romanzo siamo agli sgoccioli del regime di Batista, che viene descritto molto bene. C'è la rumba delle feste ma ci sono anche le bande dei castristi che stanno arrivando.
Racconta l'autore: “Sono stato a Cuba negli anni 70 e ho conosciuto persone che sono stati testimoni della rivoluzione, scattata ufficialmente il 1 gennaio 1959”.
Il romanzo è cresciuto dal racconto dei loro aneddoti, delle loro emozioni: non metterle in fila in un romanzo sarebbe stato un peccato.

Bruno Morchio – Un piede in due scarpe

Protagonista non è Bacci Pagano ma uno psicologo che un giorno incontra una paziente che gli chiede di non commettere un omicidio.
Viene coinvolto in una storia, con un gruppo di persone della Genova borghese.
Sono passato dalla prima persona alla terza, osservando la storia con un certo distacco: c'è uno psicologo, Luzzi, e un commissario che si chiama Ingravallo ma viene da Bressanone e detesta il mare.
Lo psicologo ha un dono, di fronte a persone che mentono, prova un dolore al collo: una virtù che sarò molto utile nelle indagini.

Valerio Varesi: IL commissario Soneri e la legge del Corano (la mia recensione)

Un libro molto coraggioso che racconta della convivenza tra culture diverse, delle ronde tra poveri, l'ideologo di destra: ancora una volta si affronta la realtà che cambia.
Ho affrontato questo problema visto che la politica non se ne occupa: della convivenza con gli immigrati e delle periferie, abbandonate dagli operai e dalle aziende che se ne sono andate.
Quartieri svuotati e occupati da altri, dove Soneri si sente estraneo: diventano standard, se osserviamo i corsi in centro, le vetrine. Ma questo cambiamento ci fa sentire in ansia, come se dovessimo imparare sempre qualcosa.
La convivenza in questi quartieri dovrebbe essere la politica a risolverli: ci sono dei valori non negoziabili, in questo amalgama, come la condizione femminile.
Come si concilia la visione della donna nel mondo islamico con la libertà delle donne?
La politica non si occupa di questo problema o fa finta che non esista: nel libro protagonisti sono un Imam che fa critiche alla nostra società e un ideologo di destra, di quelli “fuori tutti gli immigrati”.

Silvis: la pressione dei media nelle indagini è molto forte. Durante le inchieste tutti chiamano al cellulare per sapere qualcosa: nel romanzo c'è una critica a certi programmi televisivi.
La TV del dolore, che insegue la pornografia del delitto non mi piace: ho voluto mettere nel libro questi processi mediatici, perché i processi non si fanno in TV, ma nelle aule dei Tribunali.
Le indagini sono una cosa complessa, la realtà è diversa dalle fiction americane.

Morelli: nel libro è protagonista un truffatore, un personaggio con un suo fascino.
L'autore è partito dallo scontro tra i Lavarello e Totò per il titolo di Principe di Costantinopoli: causa vinta da Totò, ma lo stesso i Lavarello cominciarono a vendere titoli nobiliari, falsi ovviamente.
Nell'Avana dove il regime stava crollando, ho messo questo truffatore che vende titoli falsi a creduloni: era l'Avana dei bordelli, della mafia, frequentata da americani borghesi.

Morchio: dentro il romanzo di Morchio non ci sono criminali, serial killer ma persone normali.
Spesso i TG raccontano di delitti terribili commessi da gente normale: sono i delitti che nascono dalle passioni – nel romanzo ho voluto mettere la mia passione per Gadda.
Il preludio della storia è la passione e l'amore: da questo contesto, all'apparenza normale, nascono poi i delitti della storia, manifestazione della banalità del male.
Senza di cui non ci sarebbe stata la grande letteratura occidentale.

Varesi: Soneri invecchia, è sempre più malinconico, scopre di avere anche il colesterolo fuori controllo.
Sente su di sé più responsabilità: aver fatto parte di un mondo che ha approfittato, che ha disperato le risorse di questo paese.
Dalla sua generazione in poi le generazioni sono destinate e peggiorare la loro condizione.
Altro cruccio è non essere riuscito a far evolvere il mondo come avrebbe voluto: in questa epoca di crisi economica quello che manca è la speranza, un obiettivo cui puntare.
Non a caso il papa, nel suo discorso a Bologna ha fatto un discorso più a sinistra degli ultimi anni: Soneri è in questa nebbia, una nebbia esterna ma anche una nebbia che ha dentro, per non comprendere bene la sua città. Dove sta andando.
Lo stesso smarrimento del personaggio cieco, che ospitava il ragazzo di origine nordafricana che poi viene ucciso...

Silvis: il nome del serial killer si conosce subito, è una caccia all'assassino anomale. Anche perché a metà romanzo entra la criminalità organizzata, non la Sacra Conona Unita ma la mafia foggiana.
Omicidi di cui si parla poco, fuori dalla Puglia, che deve rimanere sui media come la regione della movida, di Padre Pio.
Invece la mafia foggiana deve essere nota al paese: l'estorsione, gli omicidi, il controllo del territorio.
Cosa accadrà quando la mafia garganica si unirà alla Sacra corona unita?
In questo momento la lotta alla criminalità organizzata non è in cima agli interessi della politica: la gente ha paura delle mafie e dunque non parla, così la politica non se ne occupa perché non porta voti.

Sono previsti altri romanzi con lo stesso protagonista, che vedrà luce anche in TV.

Vedrà alla luce una trilogia di Varesi “Trilogia di una Repubblica” coi suoi romanzi ambientati nel passato: Il rivoluzionario, Lo stato di ebbrezza, La sentenza.

Morelli: anziché una trilogia, che porta male, punta ad una quadrilogia, il prossimo romanzo sarà ambientato in Messico, poi in Namibia...


Morchio: di solito ambiento i romanzi nel presente, in questo, ambientato nel 1992, ho avuto una grande soddisfazione. Si parlava al telefono, le notizie le apprendevi dalle locandine: nel prossimo romanzo Bacci Pagano incontrando una donna con cui ha avuto una relazione, ripercorre un'indagine degli anni '80.

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