14 giugno 2017

La Corea - da La Rossa di Daniele Manca


La Corea si era rianimata, il cortile sapeva riconoscere la pula da chilometri.
La Corea .. chissà come gli era venuto in mente il nome, a quel collega dell'«Europeo». Aveva chiamato così i quartieri di Cinisello, di Sesto, i nuovi orrendi palazzoni che avevano accolto gli emigranti venuti a spaccarsi la schiena alla Falck e alla Breda. Quei meridionali che avevano dato il milione di voti in più ai comunisti.
 
O per meglio dire, che si erano fatti infinocchiare dai comunisti. Chissà cosa si aspettavano. La rivoluzione, come in Russia? E pensavano che coi rossi al governo il lavoro sarebbe stato meno duro? Che in quelle fetide case di ringhiera sarebbero apparsi i bagni, come per miracolo? [da La rossa, di Daniele Manca Rizzoli]
C'è anche questo nel romanzo di Daniele Manca (oltre al racconto del mondo del giornalismo, gli intrighi per il potere e gli equilibri sconquassati dalle elezioni del 1963). La Milano dei contrasti: i quartieri del centro, coi portieri in livrea, e i quartieri delle periferie, per quei meridionali venuti dal sud per spaccarsi la schiena nelle industrie lombarde.
Quella classe operaia che non sarebbe andata in paradiso, nemmeno nel paradiso del comunismo .. 

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