15 giugno 2017

Diritti percepiti

Mentre ieri si scatenava la campagna social contro la sindaca Raggi e le dichiarazioni di Grillo (su ius soli e campi rom), il governo approvava con la fiducia la riforma del processo penale.
Mentre oggi verrà approvata la norma che re-introduce i voucher (con l'uscita dall'aula del gruppo MDP per non mettere in crisi il governo).

Ho come l'impressione che i diritti civili che entrano da una parte, come lo norma dello ius soli (che ieri Renzi ad Otto e mezzo chiamava più propriamente ius cultura) servano come cortina fumogena per nascondere le norme più indigeste contenute nella riforma della giustizia e nei nuovi voucher.

Per esempio la blanda riforma sulle prescrizioni, l'avocazione dei procedimenti se il pm non archivia o rinvia a giudizio dopo tre mesi (che significa un ingolfamento delle procure generali), la non divulgazione delle intercettazioni "non penalmente rilevanti".
E la delega al governo sulla riforma delle intercettazioni.

Ancora una volta viene da pensare: se l'avesse fatto il centro destra..
Poi ci sono i voucher: non sono solo lo ius soli e le unioni civili che toccano i diritti delle persone, anche le leggi sul lavoro riguardano i diritti e la vita delle persone.
Sui nuovi voucher che migliorano di poco alcuni aspetti (non si ritirano nelle tabaccherie) dei vecchi e in altri li peggiorano (riguardano le aziende con 5 dipendenti a tempo indeterminato, non hanno limiti sul numero di dipendenti e basta) è già stato detto abbastanza e le persone (specie quanti li hanno sperimentati sulla loro pelle) sono in grado di esprimere in giudizio.

E lo stesso vale per la corsa a destra del M5S, di cui si è parlato nei giorni passati.
Sono peggio le parole della Raggi o gli sgomberi delle persone in stazione centrale a Milano?
E il decreto Minniti coi daspo dei sindaci, basato sulla percezione della sicurezza in che direzione va?

Però, con la riforma del processo penale passata ieri alla Camera sono inasprite le pene per i reati che più sono strumentalizzati dalla politica: non la corruzione, l'evasione, ma il furto in abitazione, il furto con strappo, la rapina.
La politica della percezione e degli slogan trionfa.

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