22 marzo 2017

I navigli di Milano (da Milano fa paura la 90)

Vicolo dei Lavandai (immagine presa da Wikipedia)
Zona dei Navigli, nel film Milano odia la Polizia non può sparare (1975)
Niente come uno scrittore bravo, è capace di trovare le parole per descrivere i luoghi delle città, come cambiano col tempo, che impronta hanno dato.
Come i Navigli di Milano, le vie d'acqua della locomotiva d'Italia, ricoperte negli anni 30 e nascoste ai milanesi da una colata di asfalto.

Qui gli scrittori sono tre e sono il trio delle meraviglie del giallo anni '70 meneghino: Riccardo Besola, Andrea Ferrari e Francesco Gallone.
Il libro è "Milano, fa paura la 90".
Una storia di brutte morti, di uomini in maschera, di incontri notturni con mostri e di strani personaggi che ruotano attorno all'istituto Rizzoli. In via Botticelli.
Sulle strade di Sant'Ambrogio.I navigli di Milano. Un sistema di canali navigabili che dal baricentro della Darsena collegava la città ai laghi Maggiore e Ticino, oltre ovviamente a quello di Como. Una via d'acqua sulla quale sono transitati i materiali che hanno costruito la città, che ne hanno sviluppato il commercio, che hano irrigato e resi fertili i campi, che le hanno fatto pensare addirittura di aprire un porto commerciale, sotto Corvetto, di doks di Milano.E invece i Navigli son diventati innavigabili. E puzzavano. E allora han deciso di coprirla, quella ragnatela di canali. Milano ha smesso di rare il verso a Venezia, come poteva sembrare ai piloti dei biplani nella Grande Guerra. Ora i navigli sono altro. L'acqua c'è, ma non è quella che si beve. Si beve la vita, l'ottimismo, il futuro. Si beve una gioventù rampante, che vuole un mondo migliore, una vita migliore. Nel vicolo delle lavandaie sono rimaste poche donne a lavare ancora i panni, e qualcun altro in un covo d'ombra, si droga.Il Naviglio scorre placido e sui suoi margini  si vive la vita, ci si inebria, ci si incontra. E alle idi di marzo, anche se l'umidità fa venir freddo, ferve il popolo, sulle rive, in un avanti e indietro che è quasi la litania di preghiera, per un'esistenza speciale. Perché i Navigli sono un flusso d'acqua, e niente di meglio che un flusso d'acqua può rappresentare la vita. E' per questo, che la maggior parte Milano l'ha cementificata. Una colata d'asfalto. Tu sei qui per morire, lavorare, pagare, obbedire e morire, cittadino.
Milano, fa paura la 90 - il delitto di via Botticelli di R. Besola, A. Ferrari e F. Gallone

Buona lettura!

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