24 dicembre 2016

Un brutto passato ci aspetta davanti a noi

Oggi Giuliano Ferrara scrive sulFoglio che all'Europa servirebbe una nuova Guantanamo (".. i tempi sono maturi per una Guantanamo europea").
Quella prigione che Obama non è riuscito a chiudere non per l'opposizione dei repubblicani, ma per incapacità della sua amministrazione.

Ieri, seguendo sui social la polemica per la diffusione dei nomi dei due poliziotti che hanno fermato e ucciso in un conflitto a fuoco l'attentatore di Berlino, ho notato che buona parte dei commenti era del tipo “chi se ne frega delle immagini del Duce (o dei commenti razzisti), l'importante è che abbiano fatto il loro dovere”.

Sempre ieri, Grillo, sull'onda delle emozioni (per modo di dire), ha lanciato il suo comunicato alla pancia della gente: via tutti i clandestini!

Ci aspetta davanti un grande passato, se queste sono le premesse ideali che girano nel paese.
La prigione della vergogna americana che non è servita a combattere il terrorismo o a rendere l'America più sicura.
Le immagini inneggianti al fascismo dei due poliziotti che vengono fatte passare come “veniali narcisismi social” (questo ha scritto Michele Serra su repubblica di oggi).
Forse è anche questo uno degli obiettivi delle persone che stanno sopra questi gruppi di attentatori.
Rinfocolare l'odio contro l'islam, sdoganare vecchi slogan (a quando i treni in orario?), condizionare la politica delle democrazie europee, l'uso dei mezzi straordinari per la lotta al terrore (le rendition, le carceri speciali, la tortura), il controllo dei cittadini con leggi speciali come il patriot act.
L'odio verso gli altri e la retorica degli eroi.


Tutti ingredienti che ci riportano indietro di anni e che, nel passato, non sono serviti a rendere il mondo un posto più giusto e civile per viverci.

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