17 giugno 2016

Sulla Brexit

Nonostante le notizie sul referendum in Inghilterra (Brexit) riempiano i giornali, specie ora con l'omicidio della deputata Jo Cox, non ho ancora compreso bene quali effetti avrebbe per l'Europa l'uscita. O benefici per gli inglesi il "remain".
Non ho capito come mai tanti soggetti finanziari (non solo politici) siano contrari all'uscita dell'Inghilterra dai trattati europei.
Mi piacerebbe cavarmela con una battuta, se non fosse una questione tremendamente seria: abbiamo sperimentato l'austerità, la dittatura dei mercati e dello spread, le banche da salvare perché too big too fail. Perché non provare a vedere cosa succedere con la Brexit?

Ma poi ieri è arrivata la notizia dell'omicidio della laburista Joe Cox e del suo assassino, che avrebbe gridato Britain first.
E forse ora sarebbe il momento di riflettere su cosa è stata questa campagna referendaria, sui toni e sui temi su cui si è basata.
Il muro contro muro, il discorso che si fermava su un si o su un no, semplicemente.

E penso anche che sta succedendo lo stesso in Francia con lo scontro tra governo e CGT sulla riforma del lavoro.
E ancora sull'emergenza profughi, coi muri che si alzano e i controlli alle frontiere (che non bloccano i terroristi né i capitali dei mafiosi).

Ed è un clima che non mi piace.

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