13 marzo 2016

Sanità per ricchi e il rischio povertà al sud – le due inchieste di Presa diretta

Questa sera a Presa diretta due inchieste che toccano, da punti di vista diversi, il tema della povertà.
Quella in cui sta sprofondando il sud e quella che costringe tante persone a non potersi curare, non potendo comprarsi i giusti farmaci che il servizio sanitario nazionale non offre più.



Partiamo dal primo servizio, “Caro farmaco”, che racconta di come la produzione di farmaci sia influenzata dal mercato, che spinge le aziende farmaceutiche a puntare sui prodotti più convenienti, così farmaci salvavita come quello che cura l'Epatite C rimane ad un prezzo troppo elevato.
In Italia avere le cifre esatte dei malati di Epatite è complicato, ma sappiamo che da noi c'è il numero più alto in Europa di malati, anche per colpa dello scandalo del sangue infetto.
Il risultato di questo sistema dove a decidere il prezzo dei farmaci sono le fluttuazioni della borsa, è che lo Stato non può più garantire cure uguali per tutti, i prodotti più costosi (e più innovativi per le possibilità di curarsi) rimarranno appannaggio di chi se li può permettere.

La scheda del servizio: CARO FARMACO”

Ancora due inchieste per la prossima puntata di PRESADIRETTA. Nella prima parte la storia di un farmaco eccezionale, un salvavita, che però è così costoso da mettere in in discussione l’accesso alle cure garantito a tutti dalla nostra Costituzione. E allora, come si forma il prezzo di un farmaco? Nella seconda pagina un viaggio nel Sud del lavoro, tra i giovani e le famiglie in difficoltà, tra le imprese, quelle che faticano e quelle che ce la fanno.CARO FARMACO. La chiamano il “killer silenzioso”. E’ l’Epatite C. Per anni non mostra sintomi e poi di colpo si sveglia e colpisce con complicazioni anche gravissime per la salute e ogni anno uccide 10mila italiani.Esiste un farmaco in grado di curarla, ma è costosissimo e il Servizio Sanitario non ce la fa a darlo gratuitamente a tutti quelli che ne hanno bisogno. L’Agenzia Italiana per il farmaco ha chiuso un accordo con la multinazionale americana che lo produce per la fornitura di 50mila trattamenti, solo per i casi più gravi. E tutti gli altri?Le storie di chi quel farmaco lo ha preso, di chi lo aspetta, di chi se lo procura a modo suo. E ancora, come si determina il prezzo di un farmaco che può salvare la vita?Le telecamere di PRESADIRETTA sono andate negli Stati Uniti, dove l’azienda che commercializza il farmaco che cura l’Epatite C è stata accusata dal Congresso americano di massimizzare i profitti fregandosene dei pazienti. L’azienda risponde per la prima volta, in esclusiva mondiale, a PRESADIRETTA.E presto ne arriveranno altri di farmaci innovativi, miracolosi, ma costosissimi: cosa succederà ai sistemi sanitari pubblici di tutto il mondo occidentale?

Il secondo servizio riguarda il sud, dove oggi si registrano i redditi più bassi, consumi sono in calo una persona su tre è a rischio povertà. L'Italia ce la può fare senza sud?

La scheda del servizio: CHE FINE HA FATTO IL SUD?
Ma che fine ha fatto il Sud, che sembra scomparso dall’agenda della politica? Napoli, la quarta provincia italiana per numero di imprese. Eppure i numeri che raccontano la flessione dell’occupazione, le infrastrutture obsolete, le aree industriali che si svuotano, sono un campanello di allarme di una crisi non più prorogabile. Il Porto di Napoli, la prima realtà economica della regione Campania, potrebbe fare da volano alla ripresa. Cosa lo impedisce?La Puglia è stata la prima Regione italiana a istituire il reddito di dignità per le famiglie più bisognose, come si fa nel resto d’Europa. Al Sud infatti un italiano su tre è a rischio povertà, solo a Bari il numero dei poveri è raddoppiato negli ultimi anni, anche se le iniziative di contrasto alla povertà, pubbliche e private, si sono moltiplicate.CARO FARMACO ” e “CHE FINE HA FATTO IL SUD?” sono un racconto di Riccardo Iacona con Alessandro Macina, Danilo Procaccianti, Fabrizio Lazzaretti, Massimiliano Torchia, Marina Del Vecchio.

PS: la pagina di Presa diretta sul sito della Rai non è aggiornata da domenica scorsa .. non è un bel segnale da parte dell'azienda, a voler ascoltare tutti i rumors sul futuro renzianizzato della Rai.

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