11 novembre 2015

La giunta – da La notte di Roma (Bonini e De Cataldo)

Ma sì, la «Giunta». Quella vera. Il cenacolo dove si decidevano i destini di Roma. Sebastiano li fissò ancora una volta mentre finalmente prendevano posto al tavolo con una sensazione che era insieme di disprezzo e compiacimento.Malgradi,Jabba,Mariani.Maggioranza, Opposizione, Partito dei costruttori.Il governo di Roma.C'erano tutti. E non c'era alcun dubbio che la democrazia funzionasse meglio in tre. Pardon, in cinque, considerato il Samurai, temporaneamente assente, e lui che ne era il proconsole.- Conoscete l'ordine del giorno, giusto? - Esordì Sebastiano.Malgradi prese la parola.- Come ci avevi chiesto, ho lavorato con Jabba durante il week end allo schemino delle Opere giubilari. Vista l'urgenza, e in deroga all'obbligo della gara europea, la delibera che faremo firmare al Tedesco [il sindaco di Roma] prevede l'affidamento diretto. Il voto è blindato. Maggioranza e opposizione come una cosa sola. Anche perché che ce costa dà da magna' a quei piranha dei consiglieri ..Sebastiano lo interruppe.- A quanto siamo arrivati?- I peones mille al mese. I presidenti delle commissioni anche tre, quattro. Dipende. E poi ce so' gli extra per le delibere pesanti. Comunque, dicevo che contro avremo solo qualche scemo dei Cinque stelle, anche se ci stiamo lavorando. Se vuoi, Jabba, puoi leggere l'elenco delle opere.Sebastiano lo fermò di nuovo.- Aspetta, non correre. Chi ti dice che il Tedesco firmerà senza fare obiezioni la procedura di affidamento in deroga?- Per stare sicuri, ho fatto buttare giù un lenzuolata di carta .. come dicono quelli bravi? Parere pro veritate, ma quella che dico io de veritate ah ah ah .. Sì, insomma, una bella consulenza da quell'amico che è stato per una vita al ministero delle Infrastrutture. Sai di chi paro, no? Quello che chiamano Mefistofele... Quello che s'è portato a spasso per trent'anni ministri e parlamentari di destra e sinistra rincoglionendoli con dpr, regolamenti, codici degli appalti e 'sto cazzo che te se frega.- So di chi parli.
Be', m'è costata cinquantamila subito e cinquanta a delibera firmata. Ma è una bomba. Ammesso che il Tedesco la legga, arrivi in fondo e ce capisca qualche Madonna, la firma la mette di sicuro. E ora se vuoi, Jabba ti dice delle opere.- Non correre ,ti ho detto. Le risorse? Quanto è stanziabile a budget?Malgradi mise su una faccia imbarazzata.- Sebastiano, scordiamoci il Giubileo del 2000. A quel giro erano tremila e cinquecento miliardi di vecchie lire, quindi un miliardo e settecentocinquanta milioni di euro.
- E ora?- Ora siamo su un miliardo, compresi i cinquecento milioni per l'ampliamento della rete di trasporto. Quindi, cinquecento per il mattone e cinquecento per il ferro.- Pensavo peggio.- Anch'io. Perciò abbiamo motivo per essere ottimisti. E ora, se Jabba vuole leggerci l'elenco.
Sbastiano annuì. Jabba inforcò gli occhiali da presbite spolverando i fogli bisunti che aveva di fronte da una montagna di briciole.- Dunque, abbiamo:Risistemazione e riapertura della stazione ferroviaria di Vigna Clara con completamento dell'anello ferroviario fino alla stazione di Nomentana.Rimessa in pristino e consolidamento delle banchine del Tevere tra Ponte Milvio e Ponte Marconi;[..]- Va bene, va bene, ho capito .. tagliò corto Sebastiano. Si rivolse silenzioso a Mariani.- E voi?Non era un plurale maiestatis quello di Sebastiano. E per altro quel pippato non se lo meritava. Ma Danilo non parlava per sé. Per qualche misericordiosa ragione – anche se la più ovvia era evidentemente quella di non metterci la faccia – le altre grandi famiglie di costruttori romani lo avevano scelto come portavoce del cartello. Mariani si passò la mano nei capelli unti e diede il suo responso.- Noi, nonostante la crisi, avremmo deciso di mantenere l'accordo del 2000. Che poi è lo stesso della linea C della Metro.- E che tu quindi sarai così gentile da ripeterci, - lo fissò Sebastiano con occhi da serpente.
- Il venti per cento alla politica, il dieci ai napoletani e calabresi da caricare sui subappalti, il cinque alle strutture tecniche del comune e del ministero, il due alle opere di carità e di misericordia e ..- E?- E il tredici al Samurai .. Sì insomma, alla Future Consulting.- Il tredici?Mariani abbozzò il sorrisino di che se la stava facendo sotto.- E' quello che il Samurai ha preso nel 2000 e che prendete già sulla metro, quindi pensavamo...- Pensavate male. Quanti ne abbiamo oggi?- Lunedì, - disse con il labbro tremulo il fregnone.- Ho detto quanti ne abbiamo. Non che giorno è.- Sedici. Ne abbiamo sedici.- Ecco. Noi prendiamo il sedici.- Giusto .. Giusto.- E sai, idiota, perché prenderemo il sedici? Perché senza di me il pagamento dei cantieri della metro non si sblocca. E senza di me tu fai una brutta fine, lo sai questo, no.
La notte di Roma di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo

 Chi comanda veramente a Roma, come si decidono gli appalti e come si dividono le stecche, per oliare il sistema. Dal Giubileo del 2000, al Giubileo del 2015.
Ci sono storie che possono essere raccontate solo attraverso un noir come quello scritto a quattro mani da Bonini e De Cataldo.
E che magari ci raccontano una verità più credibile sul perché è stato fatto fuori il sindaco di Roma, il tedesco .. pardon il marziano.

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