29 ottobre 2015

Romalibre

Prosegue la battaglia per la liberazione del paese da gufi e professoroni.
Battaglia a colpi di riforme, di ottimismo e con qualche epurazione per i non allineati: la Orlandi all'agenzia delle entrate, Marino a Roma, Mineo in Senato.
Perché gli italiani ci credono - dice il primo ministro dal suo viaggio promozionale nel sudamerica: ecco, agli italiani questa dote non manca mai, l'arte di credere nell'uomo al comando, da Berlusconi a Monti a Renzi.
E l'ottimismo è suffragato da tutti gli indicatori non indipendenti: l'Istat e Bankitalia.
Bankitalia stima la crescita del PIL all'1% è la stessa che non ha visto gli scandali e che sta tenendo sotto traccia l'inchiesta sulla Popolare di Spoleto che arriva fino a Visco.

L'importante è comunicare ottimismo e nascondere quello che non funziona.
Benevento è sotto l'acqua? E allora parte la catena di solidarietà per la pasta Rummo. E il monitoraggio dei fiumi e dei margini?
Messina è senz'acqua da una settimana? Basta non menzionare la città e siamo a posto.
Il governo innalza la soglia del contate da 1000 a 3000 euro? Si racconta la favola dei consumi da incentivare.
E' il famoso cambiamento di verso: fino a ieri si diceva che bisognava limitare il contante per fare lotta all'evasione, oggi si spiega che per l'evasione si useranno le banche dati.
Ma se io, commerciante, piccolo artigiano, prendo soldi a nero, in quale banca dati viene tracciato questo movimento?


Non solo: oggi Stefano Feltri sul FQ ha pescato un grafico del ministero dell’Economia e delle Finanze dove si mostra la correlazione tra contante ed evasione.

Il cambia verso, sul contante, sull'Imu, sulla lotta all'evasione, qualcuno comunque rende felici. L'Ilva di Taranto è stata appena assolta per una presunta evasione da 52 ml di euro, grazie alla norma della delega fiscale.
Tutti assolti i dirigenti dell'Ilva "perchè il fatto non è più previsto dalla legge come reato".
L'abuso di diritto, per pagare meno tasse, non è più reato.

Viva l'Italia che riparte. Che siano i piccoli furbetti che i grandi gruppi.

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