27 marzo 2015

Servizio pubblico - se fossi Renzi

Renzi versus Landini. L'ottimismo che è il sale della politica, dai tempi di Berlusconi, contro il realismo (un po' cupo) di Landini.

Oltre al sindacalista della Fiom, ospite in studio c'era Oscar Farinetti e la sua faccia serena e calma quando parla delle riforme dell'amico Renzi (ma non glielo rinfacciate), che si innervosisce subito appena si ricordano gli appalti senza gara per Expo. E la masticata nervosa del chewingum.
Passera che pensa veramente di sfondare al centro, dopo tutto questo intasamento.
E Vassilis Primikiris, tra i fondatori di Syriza.

La copertina:

Je t'aime … Ti amo, lui dice a lei, che risponde, neanch'io.
Ti amo arabo che cavalchi la mia Alitalia mentre la lega condanna le moschee.
E Valentino e le sue donne svestite che vola a Dubai, Marchionne in America, Tronchetti che vola in Cina.
Vieni senegalese a raccogliere le arance, serbo a riparare il rubinetto, ma in nero.
Quanto amiamo lo straniero e quanto lo odiamo.
Tutti a casa, grida Salvini. Ma a a casa di chi? Dell'emiro? Del padrone cinese?

Se Landini fosse Renzi, cosa farebbe?
La giornalista di Servizio pubblico lo ha chiesto per strada, alla gente, cosa ne pensa di Landini, della politica, della Camusso, della Pirelli. C'è chi non lo conosce, chi non ne apprezza l'ingresso in politica, chi invece ha fiducia in lui.
Sarà lui l'opposizione a Renzi?

Landini e il primo scontro dentro una cooperativa:
Io avevo in tasca la tessera del PCI, ma avevo freddo lo stesso”: per difendere i diritti di chi lavora non devi guardare in faccia a nessuno, non sempre la politica si occupa dei diritti.
Gli interessi di chi lavora, delle partite Iva oggi non sono difesi, anzi, a loro sono chiesti i maggiori sacrifici.
La mia formazione è stata dentro le aziende metalmeccaniche: quando si arriva al fatto che il lavoro è qualcosa che si compra e si usa, non va bene.
Quando incontri una persona, dopo il nome, chiedi che lavoro fai?
Oggi il lavoro è svalorizzato al massimo, non riesci a realizzarti.
È una bugia che il lavoro è sparito: oggi il lavoro è diviso, frantumato, messo in competizione uno contro l'altro. Non voglio mettermi in politica: oggi vedo una competizione tra i lavoratori, oggi si paga per essere assunto, oggi pur lavorando si è poveri.
Questa divisione, precarietà sta determinando un abbassamento delle condizioni di vita di tutta e c'è una diseguaglianza senza precedenti.
Serve unire il lavoro.

Oggi il governo diffonde un dato: abbiamo 78mila lavoratori nuovi con contratto a tempo indeterminato, come si fa a dire che Renzi stia usando la ricetta sbagliata?
Cosa c'è di sbagliato in quello che fa Renzi?

Sempre Landini a rispondere: Renzi non si è confrontato con chi lavora, le richieste su articolo 18, sul demansionamento, sul telecontrollo, le ha fatte la confindustria, lui ha scelto questa strada.
Non ha messo in discussione nemmeno le scelte della BCE: Renzi sta semplicemente dentro quella logica. Cancellare le pensioni, rendere possibili i licenziamenti, cancellare le province. Una logica di centralità del potere che svilisce la politica.

Il primo a firmare contratti a Palazzo Chigi sono stato io con l'Elettrolux: ma se non metti le persone in condizioni di scegliere, non va bene.
Abbiamo perso più di 300mila posti di lavoro nel metalmeccanico, nel 2014 abbiamo avuto 1 miliardo di ore di cassa integrazione.
Oggi in Europa ci sono condizioni favorevoli: le 78mila assunzioni sono poche di fronte al milione di posti di lavoro persi.
Renzi non sta agendo per togliere la cause della crisi.

Da Landini a Farinetti: io la penso come Landini sulla posizione dei lavoratori. La società dei consumi si basa sul lavoro, oggi i lavoratori stanno vivendo il momento peggiore dalla storia di questa società.
Ci sono lavoratori autonomi e dipendenti, che hanno gli stessi problemi, come i grandi e piccoli imprenditori. Trovo errato che ognuno giochi nel proprio orto pensando che la colpa è dell'altro.
Tassisti contro gli altri, avvocati contro il governo, i notai che si arrabbiano.
Questo è il contrario dell'unione: dobbiamo stare uniti per stare insieme.
Per i lavoratori dipendenti Renzi ha dato gli 80 euro, un grande gesto.

Il secondo gesto è quello dedicato a creare posti di lavoro: ogni riforma è imperfetta, chi governa deve ascoltare le voci dell'altro.
La riforma è quella del jobs act: in Eataly hanno assunto molti dipendenti dopo il jobs act.
Ha ridotto il costo del lavoro, sui nuovi assunti (frutto della legge di stabilità): ma non dobbiamo pensare che il lavoro si crei per decreto.
Il lavoro lo crea l'imprenditore, che mette i propri quattrini a rischio.

Corrado Passera: tutto quello che dobbiamo fare è creare lavoro, dice l'ex ministro.
Per fare lavoro serve fare tante cose: siamo in una situazione favorevole, serve fare investimenti, favorire quelli privati, dare credito, alleggerire le piccole medie imprese.
La crescita ha bisogno di un progetto di paese di medio periodo: sono critico a dare incentivi a solo un anno, soldi a pioggia come gli 80 euro.
Mi concentrerei su strumenti più strutturali.

Primo commento spontaneo (da gufo rosicone): e i contratti senza gara d'appalto a Farinetti dentro Expo? Che rischio di impresa è?
Rivolto a Passera: serve creare un lavoro a qualunque costo? Anche togliendo diritti, tutele?

La critica all'austerity: Tsipras dice che gli aiuti ai greci sono finiti alle banche, si sono dimenticati gli ultimi, la cura della Trika ha ammazzato i poveri e gli ultimi.
Il fondatore di Syriza Primikiris ha spiegato come i greci sono stati usati come cavie, per sperimentare la cura dell'austerity. I lavoratori hanno perso il 45% del salario, ma hanno pagato tre volte più tasse.
Il debito dopo queste politiche è aumentato: ci siamo sempre più indebitati e abbiamo dato il sangue a i debitori e alle banche.

In questi anni in Europa si portano avanti politiche che colpiscono il costo del lavoro: non siamo competitivi con la Cina e l'India. Si deve abbassare il costo del lavoro, colpire lo stato sociale, la sanità pubblica, la scuola pubblica, l'istruzione, cambiare i rapporti di lavoro, la flessibilità.
La protesta contro queste politiche neoliberiste ha anche altri sbocchi, attenzione: sono quelli dell'estrema destra.

Un riassunto dei primi interventi in studio: ha regione Renzi che vuole rimuovere gli ostacoli che rendono difficile creare posti di lavoro, per gli imprenditori.
Oppure chi crede che queste politiche siano vecchie. Che non daranno mai risultati.

Landini: Obama in America ha fatto un'altra politica, allungando i tempi di rientro nei debiti, stampando moneta, per avere soldi da usare negli investimenti.
Renzi, per creare lavoro, è partito dal modo sbagliato, perché ha tolto diritti: perché non ha fatto leggi contro la corruzione, contro il falso in bilancio.
Il problema è il tipo di impresa che c'è in Italia.

Il servizio sui panificatori stranieri in Italia: uno di quei lavori che gli italiani non vogliono fare.
Siamo a Torino, la città con la più alta percentuale di disoccupazione giovanile: non vogliono lavorare di notte, fare sacrifici. Meglio camerieri, per poche ore.
Tutti studenti sulle spalle di papà.
La colpa è nostra, dei genitori, li abbiamo trattati troppo bene”. Nella panetteria hanno assunto così due extracomunitari. Per 1200 euro al mese.

Piccoli Renzi crescono: il riferimento è alla renzina, ospite nelle puntate di Announo che rinfacciava ieri a Landini di essere entrato in politica, confondendo movimenti e partiti. Dimenticandosi che un sindacato che fa il suo mestiere fa politica fuori dal Parlamento.

Landini è stato un fiume in piena contro la riforma del lavoro: ha ricordato che dal 1947 al 1969 furono licenziate 547mila persone senza giusta causa. Oggi, col jobs act questo principio è stato tolto.
Di Vittorio l'aveva chiamato “statuto dei cittadini lavoratori”, pensando che un cittadino è tale sia dentro che fuori il mondo del lavoro.

Passera ha criticato l'assenza nel jobs act di politiche che facilitano l'apprendistato.
Il non usare i fondi strutturali europei.
I soldi distribuiti a pioggia, anziché usarli per puntare su ricerca e limitare la fuga dei cervelli.

Farinetti e Expo: una parte della ristorazione è stata affidata a Farinetti senza gara, un'altra parte importante è finita a Cir, con una gara finita deserta (e l'appalto l'ha preso la coop rossa).
Noi narreremo la biodiversità italiana, nel cibo, nel paesaggio, nel mondo vegetale e animale.

La modernità è non fare le gare d'appalto nel 2015?
Su questo punto c'è stato uno scontro tra Travaglio e il fondatore di Eataly

Non dica che sono amico del premier, è una cosa bassa ..”: non è piaciuto a Farinetti il riferimento alle sedi regalate, a Roma ostiense, a Bologna, a Milano.
Lei guarda solo al brutto, c'è una cupezza nel mondo, per colpa di quelli come lei”, ha risposto alle critiche, ricordando i posti di lavoro creati in questi anni.

Anche quello di Travaglio è un lavoro, non solo quello di Farinetti. Che non prende soldi pubblici, o ottiene favori da comuni e istituzioni.

La nota politica di Nazareno: se Landini si presenta alle elezioni, Renzi non vince più.
Landini è un rottamatore come Renzi, la sua è una leopolda rossa, ha chiuso vertenze difficili.
Ora aumenta la sua massa critica: ora o scala la CGIL o fonda un partito. Per questo Renzi tiene ferma la riforma della rappresentanza sindacale.
Rischia di spaccare la sinistra o di fare un favore a Landini.


Delitti imperfetti- l'intervento di Travaglio: la condanna a 6 mesi di un barbone che ha rubato dei wurstel .. conviene rubare molto, non salsicce e wurstel.


Il vero delitto imperfetto è la grande evasione.
Quando arriva questo decreto sui reati fiscali?
Manuale per rubare molto e vivere felici: lavorare a partita Iva o lavoro autonomo, non dichiarare niente. Il reato è omessa dichiarazione, è un reato minore, niente intercettazioni, niente galera.
Dichiarare di meno falsificando la contabilità: dichiarazione infedele, reato minore.
Inventarsi artifizi per fingere spese: fatture gonfiate, si chiama frode, ci sono intercettazioni e galera.
Spostare i guadagni in un paradiso fiscale: spostare la sede in Lussemburgo, costi in Italia e guadagni all'estero. Come l'elusione contestata a Dolce e Gabbana.
Appena assolti.

Renzi ci ha messo del suo, con le soglie di non punibilità. Anche l'elusione oggi non è mai reato.
Chi paga le tasse oggi, è proprio un fesso … (Landini ha usato un'altra espressione).

L'elusione di Eurizon, raccontata da Dragoni


E il caso Pirelli, venduta da Tronchetti ai cinesi

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