19 marzo 2015

E tutti vissero felici e contenti

C'era una volta un parlamento bloccato dentro la palude, per colpa dei gufi e dei professoroni che impedivano tutte le riforme.
Sembrava che ci fosse un incantesimo che bloccava le trivelle, i grandi imprenditori da licenziare senza un motivo serio, i cementificatori venivano bloccati dalle sovrintendenze e dai comuni, i grandi ladroni venivano arrestati dai magistrati ...
"alla legge di stabilità sono seguite la riforma costituzionale e la legge elettorale, l'avvio dei lavori in Commissione al Senato della riforma della P.a., la responsabilità dei magistrati, il jobs act. L'idea che in questi tre mesi comunque il Parlamento italiano ha rotto l'incantesimo bloccato sullo stallo. Con la riduzione del peso fiscale sulle aziende, con l'incentivo ad assumere a tempo indeterminato" unito al Jobs Act, stanno arrivando "i primi segnali di ripresa che possono essere valorizzati e a tutti i costi inseriti in una scelta ancora più forte di politica economica europea. C'è stato un oggettivo cambio di clima e cambio di passo".
Finché non è arrivato il principe azzurro, un cavaliere senza macchia e senza paura che ha asfaltato i professoroni, impagliato i gufi e rotto quel terribile incantesimo.
E' bastato continuare a minacciare il suo partito e il parlamento con le elezioni anticipate, mettersi d'accordo col vecchio re in pensione.
E tutti vissero felici e contenti.


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