07 gennaio 2015

La relazione di Andrea Camilleri

Incipit
Mauro ha gli occhi affaticati. Distoglie lo sguardo dallo schermo, manca qualche minuto alle sette e mezzo, è dalle tre del pomeriggio che lavora ininterrottamente al computer, scrivendo, cancellando, riscrivendo, modificando, pesando ogni parola, ogni aggettivo. Per non essere disturbato, ha alzato una barriera di silenzio, staccando la spina del telefono fisso e spegnendo il cellulare. Addirittura, ha tirato un po’ le tende e ora accende il lume da tavolo, intenzionato a continuare per un’altra mezzoretta. Rilegge l’ultima frase che ha scritto. Non funziona, troppo contorta e lunga, sarebbe meglio dividerla in due periodi. 
Il trillo del campanello è stato così breve che Mauro rimane indeciso se abbiano bussato o no. Resta per qualche istante col busto eretto, la testa sollevata dallo schermo in attesa di un secondo trillo di conferma che però non arriva. Ha appena ripreso a leggere che il suono si ripete. Breve come il primo, quasi che la persona che bussa sia intimorita da ciò che sta facendo. 
Stavolta Mauro si alza, esce dallo studio, percorre il corridoio, accende la luce dell’anticamera, apre la porta. È certo di trovarsi davanti l’anziana Baronessa scesa dal piano di sopra per rinnovare l’invito a cena. Invece la donna che ha bussato e che gli sorride è una trentenne alta, bionda, elegante e soprattutto molto, molto bella. 
«Eccomi qua» dice. «Puntualissima». 
Mauro è senza parole, confuso e sorpreso, quella ragazza gli è perfettamente estranea. Mai vista prima, ne è certo. Una donna così, se l’hai incrociata anche una sola volta, impossibile dimenticarsela. E non può nemmeno essere una delle poche amiche di sua moglie perché quelle le conosce tutte. 
«Non mi lascia entrare?» domanda la bionda avanzando di mezzo passo e accentuando il sorriso. 
Mauro adesso ne sente il profumo. Leggero ma insinuante. 
«Credo che lei si stia sbagliando» dice brusco senza riuscire a distogliere gli occhi da quelli di lei, due sereni laghi azzurri. 
Il sorriso della donna si spegne immediato, viene sostituito da una espressione perplessa. C’è una nota allarmata nella sua voce. «Non è stato lei a telefonare all’agenzia?» 
«Non ho telefonato a nessuna agenzia.» 
Ora gli occhi della ragazza si fanno sospettosi. 
«Non ha per caso cambiato idea e...» 
Su cosa avrebbe cambiato idea? 
«Non so di che stia parlando» dice irritato. 
«Allora mi sono sbagliata, mi scusi» fa la donna. 
Gli volta decisa le spalle, percorre il pianerottolo, comincia a scendere le scale. 
Solo quando è sparita Mauro chiude la porta. Non ha potuto fare a meno di restare a guardarla, affascinato, mentre s’allontanava. 

(L'incipit è stato pubblicato su Il Sole 24 Ore - Domenica, il 4.1.2015 e potete leggerlo anche sul sito Vigata.org)

Affilato, lucido, asciutto.
La relazione è un romanzo noir che racconta di un un uomo che non ha mai vissuto al di fuori del lavoro (in cui è molto competente) e che all'improvviso si trova dentro un meccanismo più grande di lui, che non riesce a governare. E dentro cui rimarrà schiacciato.
Protagonista del racconto è Mauro Assante, la persona che abbiamo conosciuto nell'incipit: deve stilare una relazione su una piccola banca (banca Santamaria) che è creatura di un importante uomo politico di governo.
Per scrivere questa relazione, che metterebbe in crisi la banca e il suo consiglio di amministrazione per la loro cattiva gestione, è rimasto chiuso in casa in una calda estate romana. La moglie e il figlio sono infatti in montagna al fresco.
Un giorno, la normale quotidianità è scossa da un imprevisto: una bella ragazza che suona alla sua porta per un appuntamento. “Eccomi qua”.
Chi l'ha mandata da lui? E' uno scherzo o uno scambio di persona?
Mauro l'osserva andar via, dopo aver spiegato l'errore. Ma il suo odore, il suo fascino, gli rimangono dentro.
È uno di quegli uomini che ha difficoltà a socializzare: mai uno svago, un'avventura. Solo sua moglie è riuscita a civilizzare un minimo l'orso che è in lui.
Ad un vernissage cui non è riuscito a dire di no la reincontra. Questa volta non la lascia andar via: sente il bisogno di parlarle, sia per capire chi c'è dietro il primo incontro.
Carla, così si chiama la ragazza, lavora per un'agenzia e qualcuno, giorni prima, ha chiamato il suo responsabile per prenotare il suo tempo per conto di Mauro Assante.
Strane cose iniziano a succedere a Mauro in quei giorni in cui, invece, dovrebbe rimanere il più possibile tranquillo e concentrato per scrivere la sua relazione. Su cui sa che incombono troppi interessi ..
Un giorno si dimentica la porta di casa aperta.
Un altro pensa di essere pedinato da un ragazzo in motorino, coi capelli ricci.
Viene accusato di scippo su un autobus, quello che lo porta al lavoro.

Troppo per pensare a delle coincidenze. Lo vogliono mandare in crisi, per sabotarne il lavoro, per poter tenere al riparo la banca.
Ma come fare a contrastare questo piano?
Mauro, all'improvviso, si trova dentro un meccanismo in cui gli viene difficile uscire o trovare qualcuno che lo possa aiutare. Non può fidarsi di nessuno, al lavoro. Non può dire nulla alla moglie, troppo apprensiva.
Rimane Carla, la ragazza di cui subisce il fascino. Che decide di aiutarlo.
In un gioco di menzogne, Mauro si trova ad affrontare situazioni sempre più snervanti, sempre più sotto pressione. Completare la relazione diventa sempre più difficile.

Non sembra nemmeno il Camilleri autore di Montalbano, questo. Ne “La relazione” Camilleri ha ingegnato un meccanismo perfetto, una ragnatela da cui il nostro protagonista, l'uomo scrupoloso, serio, attaccato al lavoro, non riesce a sfuggire. Non vi è nessun cedimento, né alla pietà, né verso la vendetta.
È anche un racconto di come funzionano certe dinamiche all'interno dell'alta finanza e delle banche. Cosa c'è dietro i tanti scoop o le tante notizie di gossip che inquinano il mondo dell'informazione.
Il gioco dei ricatti, subdoli, delle minacce ventilate.
L'Italia di oggi: quella della crisi, della finta lotta alla corruzione e alla mafia. Quella delle lobby influenti sul governo (vedi norma salva evasori). Quella dove diventa sempre più difficile essere onesti nel proprio lavoro.

A settembre, nell'intervista per il docufilm andato in onda sulla Rai sulla sua vita, aveva raccontato:
Archiviato, per ora, Montalbano, pubblica un nuovo romanzo.
«La relazione , la storia di un ispettore finanziario che deve fare i conti con una banca molto corrotta».
È l'Italia di oggi?
«Mi sono impegnato politicamente per tentare di cambiarla, ma la vedo molto male. Si parla di lotta alla corruzione e, nel momento in cui si avvia la riforma della giustizia, ha ancora voce in capitolo un signore condannato in via definitiva, ma ricevuto nelle stanze del potere. La foto dell’Italia di oggi? Quella di quel paese calabro dove si fa inchinare la Madonna in processione davanti alla casa di un boss della ‘ndrangheta.»
La scheda del libro sul sito Vigata.org e sul sito di Mondadori.
I link per ordinare il libro su Ibs e Amazon

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