23 dicembre 2014

Una prece per il prossimo anno

L'anno che sta arrivando, tra un anno passerà .. così cantava Lucio Dalla in "L'anno che verrà".
Ecco, io vorrei che l'anno prossimo fosse un anno con un po' di chiarezza in più.
Dove chi fa il ladro è un ladro e chi lavora per lo Stato lavora per lo Stato.
Sento parlare il presidente del Consiglio di sinistra, quando dice ai magistrati di fare sentenze e applicare le leggi senza commentarle e mi sembra di sentire un Bondi, un Capezzone un Cicchitto.
Quando c'era ancora B. e al governo c'era il centrodestra, quando veniva proposta una riforma della giustizia ad personam, assistevamo alle stesse scene.
Solo che allora era il Pd che difendeva le toghe.

“Il segretario dell’Anm, Rodolfo Sabelli, fornisce l’ennesima conferma di una casta di funzionari dell’amministrazione pubblica che pretende di stabilire e di dettare al Parlamento quali siano le leggi conformi o meno alla nostra Costituzione, soverchiando in maniera illegittima le istituzioni democratiche preposte a tutelare i diritti fondamentali della nostra democrazia e delle libertà dei cittadini”.
A parlare così era Sandro Bondi, cui rispondeva l'allora solo deputato Pd Orlando
“Registriamo la singolare concezione della democrazia del ministro Bondi, che nega persino il diritto ad esprimere il dissenso a chi ha il compito di rappresentare
i magistrati (...). Il governo ha dimostrato di usare la sua maggioranza per fare e disfare a proprio piacimento in tema di giustizia ora lasci almeno a chi ci lavora il diritto di dissentire”.

Ora il giovane Orlando e pensa e parla come il suo primo ministro Renzi (le citazioni di Orlando e Cicchitto sono prese dall'articolo de Il Fatto Quotidiano di ieri a firma Edorardo di Blasi) .
Quello che a Che tempo che fa non ha detto una parola su Expo, sulle indagini del padre (sarebbe stato cattivo gusto), sugli appalti senza gara di Expo finiti a Farinetti..
Ecco, mi piacerebbe l'anno prossimo ci fosse un governo e una opposizione dove è chiaro chi è di sinistra e chi è di destra.
Dove se di dice che non c'è stato l'assalto alla diligenza uno può credergli.
Perché magari i grillini in aula hanno dato l'impressione di studenti che okkupano la scuola.
Ma le mancette e i favori dentro la manovra di stabilità ci sono eccome: il favore ad Eni per il pellet, la sanatoria da 10000 euro per i concessionari di sale giochi, la possibilità per Expo di fare gare d'appalto senza passare per Consip...
Non solo: mentre a Roma si occupano i banchi del governo che procede a spron battuto verso il sol delle riforme, a Genova dovranno pagare le tasse.

In tutto questo clima, faccio fatica a leggere la dichiarazione del presidente Napolitano, se non come la solita esortazione a non disturbare il manovratore.
Ieri al CSM:

"Politica e giustizia - ha detto nel suo discorso - non possono e non debbono percepirsi come mondi ostili guidati da reciproco sospetto". "Lo stato di tensione e le contrapposizioni polemiche che per anni hanno caratterizzato i rapporti tra politica e magistratura - ha aggiunto Napolitano - determinando un paralizzante conflitto tra maggioranza e opposizione in parlamento sui temi della giustizia e sulla sua riforma, non hanno giovato ne' alla qualita' della politica, ne' all'immagine della magistratura".
E ancora:
“Bisogna uscire dalla guerriglia che ha caratterizzato il nostro paese negli ultimi anni”. Chi parla è il giovane ministro Boschi.

Ma come si disntingue una Boschi da un Cicchitto d'annata?

“Questa non è una battaglia per cercare tutti insieme di migliorare la macchina della giustizia. - vergava nel lontano gennaio del 2005 - Questa è una battaglia
politica, uno scontro, con una parte della magistratura e l’intera Anm schierata in modo esplicito ed estremista a fianco di uno schieramento politico per abbatterne un altro”.

Insomma, ci sarà anche la corruzione dei casi Mose ed Expo (dove hanno tutti patteggiato), ci saranno anche Buzzi e Carminati, ma anche i magistrati che stanno sempre in TV, eh .. Insomma: chi sono i ladri e chi le guardie?

A proposito, pare che anche i nuovi ordinovisti volessero riscrivere la Costituzione: si saranno detti, se lo possono fare quelli nel palazzo, senza titoli (o con quei titoli) perché noi no? Tra i loro obiettivi, politici, magistrati, Equitalia.
Pure gli eversori costituzionalisti ci mancavano in questo ultimo scorcio di 2014.

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