06 novembre 2014

Sommersi e salvati




Da una parte gli altri. Gli infangati, i manganellati, i tagliati fuori dal mondo del lavoro, quelli spremuti da Eataly per pochi euro, i sindacalisti che non vengono ricevuti dal premier a Brescia, i dipendenti tenuti fuori dalle fabbriche.

Dall'altra i salvati. Il ministro dell'interno che ha mentito al Parlamento due volte, sulla Shalabayeva e sulle manganellate al corteo della Fiom.
L'ex presidente del Consiglio (P2) condannato e il suo braccio destro Verdini (inchiesta P3) fresco di rinvio a giudizio che vengono ricevuti a Palazzo Chigi.
I grandi imprenditori che siederanno a tavola assieme a Renzi e alla sua cerchia, per mille euro. E che riceveranno la giusta ricompensa grazie ai decreti vari che passano con la fiducia. Come i Gavio, ben interessati alle concessioni autostradali contenute nello sblocca italia.

Una volta queste cose le faceva la destra.
Proprio come adesso.

Pare che i due non si siano messi d'accordo sulla legge elettorale. Una ha fretta (perché spera in elezioni a breve), l'altro un po' meno.
Capite in che mani abbiamo messo il paese?

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