30 luglio 2014

Non è solo questione di poltrone

Ci possono essere diverse spiegazioni: la bagarre in aula è solo un problema di poltrone, chi protesta contro la riforma del Senato lo fa solo per interessi personali.
Oppure, all'improvviso l'opposizione si è resa conto che, con l'approvazione di questa riforma, il potere del premier aumenta e diminuisce il controllo delle opposizioni sulla maggioranza.
Rimane sempre valida la domanda: ma tutti questi sforzi muscolare servono veramente al paese?
Il bicameralismo non ha bloccato le porcate (dall'indulto al falso in bilancio).
La fine del Senato elettivo porterà a risparmi limitati (una minima parte di quelli richiesti a Cottarelli).
Il governo coi poteri rafforzati l'abbiamo già sperimentato, con scarsi risultati, nel passato: col governo di B. e con Monti nei primi mesi. Non servono maggiori poteri, ma persone competenti e non legate a lobby.

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