15 aprile 2014

Report - dove prendere i soldi che non ci sono

Ne parlava giusto ieri Report, nel primo servizio di anteprima: da dove prendere i soldi che non ci sono, dove iniziare coi tagli fantamirabili di Cottarelli che dovrebbero fruttare almeno 6 miliardi?

Anche Report ha fatto la sua parte in una puntata dove si è parlato di Rcs e del piano carceri (i soldi ci sono, ma sono usati male per sprechi e appalti poco trasparenti):

Il problema sono i soldi: da una parte mancano sempre e da un’altra ne girano sempre troppi. Ma prima di entrare nel vivo dedichiamo la nostra anteprima a fare un ripasso insieme al commissario per la spendig review Cottarelli, sulla riduzione degli stipendi dei manager pubblici. Una riduzione che è già iniziata e va bene, però, forse, più che ridurre gli stipendi di alcuni manager, bisognerebbe cancellare proprio alcuni incarichi. Per esempio: soltanto in Italia all’amministratore delegato delle più grandi aziende pubbliche, viene spesso affiancato il presidente che ha quasi sempre un ruolo onorario ed è molto spesso un pensionato. Se prendiamo Ferrovie: il presidente che… la figura del presidente che utilità ha? Oggi è l’ottantenne Lamberto Cardia; stipendio: 300mila euro l’anno. Ecco: cominciamo a sforbiciale anche qui perché l’era dei sudditi, magari, è finita.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Son passati due secoli ma c’è ancora qualcuno che questa cosa la pensa. Allora, andiamo avanti. I giudici della Corte Costituzionale: 454mila euro all’anno; il presidente arriva a 540mila. L’omologo inglese ne guadagna 235mila, quello tedesco 180mila, quello francese 83mila. Cosa fanno di meglio, di più, i nostri giudici per decidersi uno stipendio doppio, triplo o quadruplo? La stessa cosa vale per gli alti funzionari delle Camere: il segretario generale prende 478mila euro l’anno; in Germania ne guadagna 90mila, in Francia 120mila. Il capo gabinetto di un ministero arriva a guadagnare fra i 230 e i 300mila euro in Italia; in Germania non va oltre i 90mila e in Francia gli 88mila. I nostri poliziotti e carabinieri, quelli che rischiano “la buccia”, sono fra i peggio pagati d’Europa, però il Capo della polizia italiano, dal primo aprile, il suo stipendio è di 300.000 euro (fino a ieri ne guadagnava 600mila); il capo della polizia tedesco ne guadagna 110mila, quello francese 84mila.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Io sono sicuramente insopportabile, però gli uomini presi uno per uno sono tutti convinti di essere insostituibili. Per esempio c’è un lungo elenco di società partecipate dal Tesoro di cui non si comprende l’esistenza. L’ultima nata è la Invimit che ha un suo amministratore delegato, Elisabetta Spitz, 300mila euro l’anno. Cosa deve fare? Vendere il patrimonio immobiliare dello Stato, ma a fare la stessa cosa ci sono già altri 4 enti che sono: Fintecna, Invitalia, Cassa Depositi e Prestiti e l’Agenzia del Demanio. Poi c’è la Sogesid che dovrebbe fare bonifiche, ma da quando esiste, non ne ha fatta ancora una. Solo nel 2012, però ha speso 10 milioni di euro in consulenze per elaborare progetti che poi non sono mai stati realizzati. Il presidente Vincenzo Assenza: 300mila euro l’anno di stipendio.

MILENA GABANELLI IN STUDIO Dunque. Cosa fanno in “Studiare Sviluppo”? Allora: tra i progetti c’è quello di far appassionare le amministrazioni del Sud Italia all’arte contemporanea. C’è anche un laboratorio per “rilanciare una profonda fase di riflessione e di analisi sulle politiche di sviluppo”. Ci costa 11 milioni di euro l’anno. E all’amministratore delegato, uno stipendio da 261mila euro l’anno. Poi c’è la Sicot, 100% Ministero
dell’Economia e ha come oggetto sociale quello di fornire al Ministero, consulenze su come gestire le proprie partecipate. Buon lavoro Cottarelli; snellisca e speriamo che l’ascoltino!

Notare come tutte le nomine femminili appena fatte da Renzi siano nel ruolo di presidente. Un'altra foglia di fico (con tanto di conflitto di interessi)?.

Un altro aiuto, su come risparmiare soldi pubblici arriva anche dal servizio di Claudia di Pasquale sul piano carceri "Appalti alla sbarra": rischiamo una multa da 100 milioni, per come sono le condizioni nelle carceri. Sono soldi nostri, non dei detenuti.
Le carceri sono strapiene, eppure in questi anni il commissario al piano carceri ha speso centinaia di milioni, per costruire nuove carceri.
Peccato che quattro di queste siano in Sardegna, dove ci sono più posti che carcerati.
Altre carceri sono costruiti male. Ci sono infiltrazioni d'acqua, soffitti che crollano.
Altri padiglioni sono chiusi perché inagibili.
In 10 anni il commissario Sinesio ha speso in appalti secretati 1 miliardo di euro, e siamo sempre allo stesso punto di prima.
Al sovraffollamento e alle proposte di amnistia.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Dite voi se si riesce a capire di chi è la responsabilità. E i casi sono due, o l’incompetenza regna sovrana oppure lo stato emergenza è voluto perché così si riesce sempre a spartire appalti con tutti, e alla fine su 43mila posti i detenuti sono 60mila.
E se entro il 28 maggio,cioè dopo domani, non si trova una soluzione dobbiamo pagare la multa che ci impone la Corte Europea. 100 milioni di euro di risarcimento ai detenuti, perché sotto i 3 metri quadri è tortura. C’è chi penserà “ma chi se ne frega sono carcerati” bene, sappia che sono anche soldi suoi e che i carcerati può rischiare di trovarseli per strada perché ogni tanto per tamponare scatta un indulto. Allora, chiediamo al Ministro della Giustizia Orlando che cosa intende fare? Arrovellarsi attorno a un’amnistia, che tanto il problema non lo risolve, o da domani ma, da domani, mettere mano al sistema?

Infine, un ultimo consiglio lo ha dato ieri Alberto Statera su Repubblica: "Palazzo Chigi dia l'esempio e tagli le scuole e i mandarini":sono i 3000 dipendenti di Palazzo Chigi, i 445 milioni di per oneri di funzionamento e le spese superiori a Camera e Senato (quello che si abolisce). Sono i soldi dell'Aran e della scuola superiore per la pubblica amministrazione .... coraggio Renzi


Nessun commento: