23 aprile 2014

Il decreto (elettorale) sul lavoro

Alla fine la polemica dell'NCD (un partito che rischia di avere più ministri che elettori) è rientrata col voto di fiducia.
Serviva solo per marcare il territorio.
Come anche questa riforma Poletti, tocca solamente (e io ritengo anche male) le sole leggi del lavoro, come prima di lei aveva fatto la riforma Fornero.

Pensando che sia sufficiende toccare le regole del lavoro (liberalizzando, ovviamente) per creare posti di lavoro.
E che magari, con gli 80 euro in busta paga, si riesce anche a far ripartire la spesa delle famiglie, l'economia, la ripresa ..

Ma basteranno questi 80 euro (e il DL Poletti) per risolvere i problemi dell'acciaieria di Piombino? La Lucchini ha deciso di chiudere l'altoforno, e le tute blu si ritrovano oggi coi contratti di solidarietà.
Anche per Alitalia si prospettano tempi difficili: Etihad ha chiesto garanzie in termini di esuberi (3000 posti, trattabili) e di debiti con le banche azioniste (400 ml che dovremo trovare noi).
Per sventare il rischio della multa europea, per gli aiuti di stato a Sea handling, regione e comune stanno privatizzando.
Anche qui, altri centinaia di posti di lavoro a rischio.

A queste persone, come agli incapienti, alle famiglie senza reddito da lavoro, di tutte queste polemiche, interesserà ben poco.
E magari nemmeno votano.

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