13 dicembre 2013

Servizio pubblico - Abbasso il re, viva il re

Le piazze occupate da gente veramente arrabbiata, che non sono solo i forconi (dei titoli dei giornali) ma anche studenti, piccoli imprenditori,  tifosi. Dall'altra parte il palazzo, inteso come sistema dei partiti, la casta e il suo difensore. Il presidente Napolitano, il re, come lo ha chiamato Travaglio nel suo ultimo libro.
Di chi è la colpa delle piazze occupate, dei commercianti minacciati, dei blocchi a Ventimiglia a Loreto? Di Letta, Alfano, Berlusconi, Napolitano? Questo si è chiesto Santoro nella copertina di una puntata dove la protesta non è stata solo mostrata nei servizi, ma è anche entrata in studio. Due leader della protesta hanno potuto esprimere le loro ragioni agli ospiti, Brunetta, Sorgi, Rampini.



Quali sono gli obiettivi di questa protesta, dove vuole andare? Come Grillo, ma anche come il governo tecnico, si dicono né di destra né di sinistra. Marciano, fanno cori da stadio, chiedono che tutti vadano a casa. Cari politico, se non siete capaci di dare risposte, andate a casa. E poi chi fa il ministro,  la casalinga di Voghera? E se questa protesta prende una piega cilena? Andiamo avanti, avanti marsc ..

Già ieri abbiamo visto i due pesi e due misure: studenti caricati alla Sapienza, studenti che bloccano i supermercati a Nichelino. O che bloccano Loreto, senza alcun problema.
In queste proteste c'è il fallimento di una classe politica incompetente e incapace, ma ancora non è capito chi si muove dietro questi movimenti.
Molti degli imprenditori in piazza sono l'equivalente dei tea party americano, ha spiegato Rampini: gente ostile con lo stato che chiede tasse, che è campata anche grazie alla condiscendenza del nero e dell'evasione. E che oggi si trova stretta tra i crediti delle banche e le cartelle di Equitalia.
Così come al sud: siamo sicuri che non ci sia anche la mafia dietro certe persone? Anche cosa nostra, in un momento di confusione politica, ha tutto l'interesse a creare confusione nelle piazze.

Il vero problema è che oggi queste persone che si dicono popolo italiano non hanno più voglia di parlare e discutere. Non vogliono sentire ragioni. Quando la pancia è vuota, difficile che la testa funzioni...

Napolitano - il difensore del sistema.



Le larghe intese sono servite a sopire i problemi del paese , ha spiegato nel suo primo intervento Travaglio: Napolitano ha prima sponsorizzato Monti e poi Letta e non è vero che non voleva il secondo mandato.
Per Napolitano il sistema va salvato, nascondendo gli scandali, attaccando i magistrati i giornalisti le opposizioni. Tutto quanto può destabilizzare questo sistema.
Col risultato che oggi l'opposizione si sopsta fuori dal palazzo, con rischi ben peggiori.

Brunetta  ha indicato nella crisi economica le ragioni della crisi sociale che vediamo, riscoprendo Marx e criticando le scelte dell'Europa, che ci ha imposto la cura del rigore, che ora sta facendo saltare tutto.

Rampini  ha evidenziato le differenze tra la risposta alla crisi del governo americano americano e dell'Europa. Europa che è stata incapace di gestire questa crisi. In America si è fatta spesa pubblica, si è svalutato il dollari, il contrario di quello che si è fatto qui.

Questo governo e queste istituzioni sono percepite come deboli, inconcludenti: il potere è altrove. Nella BCE, nelle lobby, nelle banche. Non è un caso che compaiano striscioni contro l'Europa delle banche. Che poi sono gli slogan proprio dei gruppi neofascisti. Le stesse parole usate da Delle Chiaie nell'intervista al FQ di martedì.

L'intervento di Mariano Ferro, del Popolo dei Forconi



Il secondo intervento di Travaglio



Lo scontro tra Brunetta e Lucio Chiavegato, di Life

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