05 settembre 2013

Sovranità vaticana

Eppure i nostri ministri hanno giurato sulla Costituzione. 
E i parlamentari sono stati eletti per rappresentare gli italiani, non per difendere gli interessi di uno stato estero, come il Vaticano.

Dalle carte di Gotti Tedeschi, di cui parla l'articolo di Bonini su Repubblica, emerge un lavorio tra PDL e i vertici della chiesa romana per trovare degli accordi sulle nomine Rai, per non far pagare l'Ici alla chiesa (e farla pagare ai contribuenti che loro rappresentano), sul biotestamento ..

La religione non c'entra nulla qui. Sono solo giochi di politica.

L'Ici e gli aiuti di Stato
Seria quanto e più del testamento biologico, appare dalla corrispondenza dell'archivio Gotti la questione del pagamento dell'Ici da parte degli Enti ecclesiastici. Ma, anche in questo caso, come documenta una nota riservata trasmessa nell'ottobre 2011 dall'allora Presidente dello Ior sia a Papa Benedetto per il tramite di monsignor Georg Ganswein, sia all'allora Segretario di Stato Tarcisio Bertone, un aiuto importante arriva dall'allora ministro del Tesoro Tremonti. Gotti lo indica quale "suggeritore" delle alternative che si pongono alla Santa Sede. "Nel 2010 - scrive Gotti - la Commissione Europea ha avviato una procedura contro l'Italia per aiuti di Stato non accettabili alla Chiesa Cattolica. Detta procedura evidenzia oggi un rischio di condanna per l'Italia e una conseguente imposizione di recupero delle imposte non pagate (dal Vaticano, ndr) dal 2005. Dette imposte deve pagarle lo Stato Italiano che si rivarrà sulla Cei (si suppone). Ci sono tre strade percorribili: 1) Abolire le agevolazioni Ici (Tremonti non lo farà mai); 2) Difendere la normativa passata e calcolare l'aiuto di Stato dato (non è sostenibile); 3) Modificare la vecchia norma contestata dalla Commissione Europea, con una nuova norma che definisca una categoria per gli edifici religiosi e crei un criterio di classificazione della natura commerciale. La Cei accetta la nuova procedura e questo fa decadere le richieste pregresse (2005-2011) della Comunità Europea. Il tempo è limitato. Ci viene suggerito di accelerare un tavolo di discussione. L'interlocutore all'interno del Ministero delle Finanze è Enrico Martino (nipote del card. Martino)". 
Le nomine in Rai:
una mail [di Gotti Tedeschi] all'allora Segretario di Stato Bertone invita il cardinale ad occuparsi della nomina di Lorenza Lei a direttore generale della Rai. "Mi risulta che la nomina possa trovare ostacoli. Per due ragioni. 1) La dottoressa Lei avrebbe sussurrato di aver ricevuto assicurazioni che il cardinal Bertone ha ricevuto assicurazioni da Berlusconi sulla sua nomina e questo avrebbe provocato una certa opposizione interna ed esterna. 2) Risulta che la Lega voglia contare e avere un proprio direttore generale. Mi parrebbe dunque che per sostenere detta candidatura sia indispensabile interloquire con la Lega. Sono a sua disposizione".  

Nessun commento: