24 febbraio 2013

La strage delle donne


Napoli: donna uccisa dal marito, sale a 6 numero omicidi nel 2013Napoli, 14 feb. (Adnkronos) - Morta dopo 3 giorni di agonia per le ferite provocatole dal marito, Vincenzo Carnevale, poi arrestato dai carabinieri, sale a 6 il numero delle persone uccise dall'inizio del 2013. Le ultime due vittime sono entrambe di sesso femminile. Prima di Giuseppina Di Fraia un'altra donna era stata uccisa a colpi di pistola dal figlio [Repubblica - Napoli].
Si riuscirà finalmente a fare qualcosa per fermare la strage delle donne: questa scia di sangue che uccide una donna ogni 3 giorni?
Donne uccise dal marito o dall'ex marito dopo una separazione. Dal fidanzato o dal convivente. Donne che diventano casi di cronaca, a delitto ancora caldo, per poi tramutarsi, finita l'indignazione, in freddi numeri di una statistica che interessa a pochi.

Eppure basterebbe poco: certo, un cambio di cultura che richiede un certo numero di anni. Una cultura che insegna ai futuri uomini il rispetto delle donne. Rispetto della loro indipendenza, rispetto delle loro scelte.
E la politica potrebbe fare molto, investendo nell'educazione scolastica. Dando fondi certi ai centri antiviolenza, affinché le donne maltrattate in casa non siano costrette a rimanere nella mani del loro (futuro) carnefice non sapendo dove andare.
Nel resto dell'Europa sono riusciti a ridurre i numeri di questa statistica che è una nostra vergogna. Quando ci impegneremo veramente anche in Italia?

Sono più di 100, le donne uccise nel 2012: Iacona e i suoi collaboratori hanno girato l'Italia per raccontare i loro casi, questa sera a Presa diretta “Strage di donne”.

Il sinossi della puntata:
In uno speciale viaggio durato due mesi Riccardo Iacona vi racconta da vicino le storie delle tante donne uccise nel nostro Paese, un numero che negli ultimi anni non accenna a diminuire.
E' dal 2006, infatti, che la statistica delle donne uccise nel nostro paese è in continuo aumento fino alle centodieci donne uccise nel 2012 , quasi una ogni tre giorni. Quasi tutte uccise dai mariti, ex mariti, fidanzati, ex fidanzati, cioè dalle persone che gli stavano più vicino, che conoscevano meglio, spesso dal padre dei loro figli. Di queste storie la cronaca ci racconta tutto, anche i dettagli più terribili, le trenta coltellate, gli ottanta colpi di mattarello, le botte prima dell’annientamento fisico. Ma la cronaca non mette mai queste storie l’una a fianco all’altra, le tratta come fossero storie singole, nate dentro un rapporto d’amore sbagliato, donne morte per passione, per possesso, per gelosia. E cosi questa cronaca uccide le donne una seconda volta, perché cancella del tutto quello che queste morti ci stanno gridando, ogni tre giorni , dai marciapiedi delle nostre citta’ : “LIBERTA’”,“INDIPENDENZA”, “AUTONOMIA”, ecco cosa ci gridano queste storie.
Tutte le donne vengono uccise infatti nel momento in cui vogliono riprendersi la vita in mano, lasciare l’uomo con cui stavano e riprendersi la libertà. Martiri per la libertà sono le tante donne uccise nel nostro Paese, nell’indifferenza generale, nella rimozione e nell’assenza di politiche attive volte ad arginare l’endemica violenza di cui le donne italiane sono oggetto e ridurre la statistica delle donne uccise ogni anno.
STRAGE DI DONNE è un racconto di Francesca Barzini, Giulia Bosetti, Sabrina Carreras e Riccardo Iacona

Il libro di Riccardo Iacona “Se questi sono gli uomini”, Chiarelettere editore.

PS: è giorno di elezioni. Protestate pure, indignatevi, votate chi volete (ma poi non fate gli ipocriti andandovi a nascondere). Ma andate a votare!

Nessun commento: