19 novembre 2012

Il paradiso fiscale dei gruppi parlamentari

Ecco un'altra cosa che si poteva fare e non si è fatta. Fare luce su come vengono spesi dai gruppi i soldi pubblici dati a gruppi parlamentari per le loro spese.
Una specie di "paradiso fiscale", visto che è difficile capire in che modo vengono usati e da chi. Parliamo di 75 ml di euro, che in tempo di crisi farebbero pure comodo.

Ne ha parlato ieri sera
Report, con l'inchiesta di Sabrina Giannini ("Il gruppo selvaggio").
GIANFRANCO FINI – PRESIDENTE CAMERA DEI DEPUTATI
Per i fondi dati ai gruppi parlamentari al momento non c’è alcun di controllo, è IL
gruppo parlamentare che gestisce in modo autonomo.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Autonomia è dire poco, i gruppi parlamentari sono come paradisi fiscali dentro Camera
e Senato. Basta leggere l’ultimo impietoso rapporto del gruppo europeo degli Stati
contro la corruzione: 75 milioni di euro vengono gestiti ogni anno senza alcun obbligo
di rendicontazione, senza controllo interno ed esterno.
Dalla prossima legislatura potrebbero arrivare le società di revisione dei conti (speriamo non siano quelle di Parmalat).
E la magistratura contabile? Anche quella, rinviata alla prossima volta.

SABRINA GIANNINI
Ma se io volessi vedere i vostri bilanci me li farebbe vedere, me li farà vedere?
PASQUALE VIESPOLI – CAPOGRUPPO COESIONE NAZIONALE SENATO
Se ci sono le condizioni per poterlo fare perché no? Per quale motivo non dovrei
farglieli vedere?
SABRINA GIANNINI
Se me le vuole dare io faccio vedere come avete speso questi soldi.
BENEDETTO DELLA VEDOVA - CAPOGRUPPO FLI CAMERA
Noi, magari per quando è in onda la trasmissione però questo non lo so magari
metteremo online i conti.
SABRINA GIANNINI
Ma me li dia a me…faccio io.
SABRINA GIANNINI
E se li chiedessi io per esempio il vostro bilancio? Per vedere come li spendete? Son
soldi pubblici, quindi.
FELICE BELISARIO - CAPOGRUPPO IDV SENATO
Son soldi pubblici che vengono destinati per attività parlamentari e noi li destiniamo
alle attività parlamentari.
SABRINA GIANNINI
E quindi se li volessi vedere?
FELICE BELISARIO - CAPOGRUPPO IDV SENATO
Faccia la richiesta.
SABRINA GIANNINI
Va bene, grazie.
Decidono tutto i capi gruppo, questo è quello che si capisce dal servizio:
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
La quasi totalità dei capigruppo non ha voluto neppure rilasciare l’intervista.
incluso il senatore Bricolo, che presiede il gruppo della lega nord di cui era
amministratore fino ad aprile, Piergiorgio Stiffoni.
DAL TG3 DEL 30/04/2012
Indagato il Senatore trevigiano Piergiorgio Stiffoni, già espulso dal partito ipotesi di
reato di peculato per uso personale di fondi della lega al Senato.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Il senatore Stiffoni un volta espulso dalla lega rilascia alcune dichiarazioni al
gazzettino successivamente confermate a me per iscritto:
“se Stiffoni deve essere condannato per peculato, stessa sorte dovrebbe toccare a
tutti i senatori della lega. Bricolo per primo».
parla di paghette distribuite a nomi illustri del partito…
e di avere utilizzato il conto del senato per regalare a ogni senatore 2mila euro in
buoni acquisto da spendere nei centri commerciali”. in fondo era natale!
ELIO LANNUTTI – SENATORE IDV
Ci sono auto blu, ogni Capogruppo ha diritto ad avere addirittura anche il
lampeggiante, possono fare quello che vogliono. Ecco, allora ci vuole trasparenza.
MAURIZIO TURCO – DEPUTATO RADICALE PD
I Presidenti dei Gruppi, beh, io credo che per la loro attività abbiano, avranno bisogno
di qualche denaro in più. Quanti? O no? Oltretutto fanno crescere sospetti,
inutilmente, penso. Forse.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Legittimi sospetti se poi spunta questa delibera interna che mi consegna un ex
capogruppo del senato chiedendo di restare anonimo: si legge che Capigruppo
dispongono del dieci per cento del contributo per il funzionamento per le loro
esigenze. Esigenze è un concetto un po’ vago …. Molte delibere, come questa, non
sono pubbliche.
E poi ci sono le persone assunte dai gruppi parlamentari, pagate coi soldi dei finanziamenti:
ELIO LANNUTTI – SENATORE IDV
Gestiscono assunzioni , decine di persone assunte, con quali criteri e con quali personalità non si sa.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Si sa che non vengono assunti per concorso, anche se i soldi sono pubblici. In un
sommario rendiconto del partito democratico pubblicato solo a ottobre, si è saputo
finalmente che il gruppo della Camera ha 102 dipendenti e quello del Senato 56.
Dove li mettono non si sa. Tutti i gruppi spendono comunque molto per il personale e come se non bastasse ogni gruppo raccoglie anche quelli che il senatore Ichino ha
definitivo “i nullafacenti dei partiti defunti”.
 


Persone che una volta dentro, perchè assunte dal partito, rimangono dentro il palazzo. Anche se il partito muore.
PIETRO ICHINO – SENATORE PD
Ciascuno di questi posti di lavoro che devono essere mantenuti in vita vanno da 75
mila a 150 mila euro annui per ciascuna di queste persone.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Ma perché queste persone non le paga direttamente il partito con i soldi che si
prendono dai rimborsi elettorali visto che incassano molto più di quello che spendono?
E se per esempio adesso il pdl dovesse ridimensionarsi i loro esuberi chi se li prende?
Ce li sciroppiamo noi? Martedì, cioè dopodomani, in Senato verrà votato il
regolamento, e ancora una volta vogliono lasciar fuori la Corte dei Conti e ancora una volta non c’è scritto chiaro e tondo che le spese devono essere documentate con le pezze d’appoggio, quindi siamo daccapo. Inoltre a fine legislatura se nelle casse dei gruppi rimangono dei soldi, chi se li prende? il regolamento non prevede che debbano essere restituiti a Camera e Senato. Insomma se non devi mai rendere conto di niente alla fine fai come ti pare…


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