20 settembre 2012

La farsa in due atti

Quello che sta avvenendo in regione Lazio è una farsa in due atti.
Nel primo, assistiamo allo scoppio del bubbone. Le foto dei festini, le cene, le auto comprate coi soldi pubblici dei rimborsi ai gruppi politici regionali.
Le polemiche, le accuse tra l'ex tesoriere e il nuovo, tra un politico e l'altro (anche tu hai rubato .. ma lo sapevano tutti ..).

Nel secondo atto, l'indignazione. La Renata di bianco vestita entra in aula: con tono grave, come si conviene al momento difficile, prende parola:

“Sono qui per chiedere scusa. Dobbiamo pagare un prezzo alto se vogliamo restituire dignità alla politica e ai partiti”.
Un lungo e corposo mea culpa: a “tutta la politica onestà” alle altre Regioni, alle famiglie “che fanno fatica ad arrivare a fine mese, agli operai della Fiat, alla stampa e ai media”.


Il presidente sale dal ministro a parlare di quelle dimissioni minacciate in aula.
O si cambia (via rimborsi, vitalizi, tagli degli assessori, delle auto blu e addio alle somme per i gruppi consiliari ..) o ce ne andiamo tutti a casa.

Come finisce la farsa: che le dimissioni vengono stoppate, che la scissione (ex An e ex FI) rimandata al post elezioni e che tutto rimarrà come prima. E Fiorito rimarrà la solita mela marcia che ha fatto tutto da solo ..

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