14 giugno 2012

Non trovo la parola

Non mi viene la parola giusta per descrivere  questi consiglieri che in Sardegna si sono aumentati con un blitz notturno lo stipendio:
Gli stipendi cancellati dal referendum di giorno sono tornati aumentati col voto notturno.
Quindi i consiglieri regionali della Sardegna hanno lavorato gratis solo per 20 giorni, cioè dal 25 maggio scorso, quando è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Sardegna, l'esito dei referendum del 6 maggio scorso, tra i quali quello che abrogava l'indennità di consigliere regionale. Ma da mercoledì a tarda sera si sono «riassegnati» lo stipendio grazie ad un emendamento. [..]

L'emendamento assegna ai consiglieri regionali le indennità di base attribuite nel 2003, che era pari a circa 9.263 euro (secondo dettagliate fonti di stampa dell'epoca), mentre la cifra del 2011 era di 9.023 euro. I tagli dichiarati, invece, riguarda l'indennità di carica riconosciuta a partire dai vicepresidenti di commissione fino alla presidenza del Consiglio regionale (-30%), la diaria (-20%) e i contributi ai gruppi (-20%). La norma, approvata nella notte all'unanimità, non tocca, per esempio, le spese di segreteria e cancelleria, quelle per i cosiddetti «portaborse», confermate a 3.352 euro. La cifra è rimasta la stessa dal 2003 a ora. A conti fatti, i consiglieri regionali non dovranno sostenere particolari «sacrifici», come dimostra il confronto fra gli importi del 2003 e quelli attuali.

Come si fa a parlare ancora di democrazia compiuta? Il referendum sull'acqua non è stato applicato (e a Roma si sta privatizzando il servizio idrico). Monti dismetterà i beni pubblici locali.
Le firme per fare il referendum sulla legge elettorale sono state cestinate, e la "porcata" è ancora lì.
Le firme raccolte da Grillo sul palarmento pulito sono rimaste nei cassetti del Senato (di Schifani).

1 commento:

Unknown ha detto...

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http://resettiamoci-ora.blogspot.it/2012/06/ora-si-che-sembrate-largentina-di.html