23 aprile 2012

Domanda ai mercati

Come mai i mercati temono la vittoria (eventuale ) del socialista Hollande, ma non la crescita del partito di estrema destra della Le Pen?
Come mai i mercati possono entrare nella vita politica di un paese, con le fluttuazioni della borsa che bruciano anche soldi pubblici, mentre la politica non si deve permettere di dare le regole ai mercati?


Non hanno forse sentito le parole rassicuranti del ministro Passera
«l'Italia non solo ce la può fare ma ce la può fare alla grande e meglio di altri». La globalizzazione «è un'opportunità per un Paese come l'Italia, dove si mettono insieme competenze, conoscenze, mestieri tradizionali, innovazione, capacità di andare sui mercati esteri».


Capito? Poco importa che oggi un importante imprenditore italiano sia stato condannato anche in appello per il processo Parmalat.
Che le fondazioni siano esenti dall'Imu, perchè no profit (ma sarà vero?).
Poco importa che il DEF abbia come relatore da un onorevole sotto inchiesta e per cui la magistratura ha chiesto l'arresto.
Che nell'Italia col problema dell'emorragia dei posti di lavoro, Trenitalia licenzi 170 lavoratori del call center di Format Contact Center, in subappalto dall'outsourcer Almaviva.

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