05 gennaio 2012

E per fortuna che sono tecnici

Per fortuna che sono tecnici, che dovrebbero conoscere bene i problemi e trovare soluzioni adeguate alla loro soluzione.
Il neo ministro Severino è riuscito a suscitare le reazioni della polizia, contraria alla norma del suo disegno di legge "svuota carceri" che prevede il trasferimento dei detenuti nelle camere di sicurezza.

“LE CAMERE di sicurezza oggi disponibili in Italia - ha dichiarato il vicecapo della Polizia Francesco Cirillo durante la sua audizione di fronte alla Commissione Giustizia del Senato - sono in tutto 1.057. 658 per l’Arma dei Carabinieri, 327 per la Polizia di Stato e 72 in uso alla guardia di Finanza. In tutto sono in grado ospitare il transito di circa 21 mila persone. Sono poche, e non garantiscono la dignità di chi vi dovrebbe essere rinchiuso: non ci sono servizi igienici, non c’è separazione tra uomini e donne e non sono organizzate in modo da consentire l’ora d’aria. Insomma, i detenuti stanno meglio nelle carceri”.

Anzichè togliere i reati che intasano tribunali e carceri, si rischia di mandare in tilt il lavoro di polizia e carabinieri. E non si fa nulla contro la norma della riforma Castelli che smembra i pool nelle procure, per la rotazione dei pm dopo 7 anni.

E che dire della proposte nel piano cresci Italia? Sempre i tecnici pensano che per risollevare il paese servano grandi opere, cancellare l'articolo 18, e immagino un sistema di sussidi come nelle democrazie del nord Europa. Peccato che non ci siano nè i soldi, nè i posti di lavoro (che compensino tutta la flessibilità in entrata e in uscita).

Il ministro Profumo immagina scuole con i tablet, con iscrizioni online e con un percorso di  istruzione fino a 17 anni. Belle idee, ma con che soldi? Con quelli dell'evasione? Con quelli invece spesi per l'acquisto dei caccia F 35? Con quelli spesi per le auto blu? O per il ponte sullo stretto?

E per fortuna che sono tecnici e non politici abituati a promettere.

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