22 luglio 2011

Da che pulpito ...

Vi ricordate l'uscita dell'onorevole Stracquadanio sugli statali che dalle 2 del pomeriggio sono a casa per smanettare su internet?
Ecco, anche se lo sapevmao già, l'inchiesta su l'Espresso ci permette di ribattere "da che pulpito ..".

L'incontro è al bar La Caffettiera, martedì mattina, davanti a Montecitorio. Difficile ottenere un appuntamento di lunedì. «Noi siamo a Roma da martedì al giovedì sera», spiega. «Ma in questa legislatura pare che stiamo facendo peggio che mai: spesso lavoriamo due giorni a settimana, e il mercoledì già torniamo a casa. Nel 2010 e nel 2011 l'aula non è mai stata convocata di venerdì. Le sembra possibile?».

Anche in commissione l'assenteismo è da record. «Su una quarantina di membri, se ce ne sono una decina presenti è grasso che cola. Io credo che lo stipendio che prendiamo sia giusto, ma a condizione che l'impegno sia reale. Se il mio studio fosse aperto quanto la Camera, avrei davvero pochi clienti».

E i doppi incarichi?
Sempre l'Espresso, da Nespoli a Mazzoni. Le doppie poltrone occupate dai soliti noti.
Infine, la chicca: il battibecco Cicchitto - Brambilla: (a proposito di assenteismo)

Alle undici del mattino una furia rossa sale gli scalini del gruppo Pdl alla Camera. E' MVB, il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla.

I tacchi picchiettano fino allo scranno del capogruppo Fabrizio Cicchitto. «Mi sono rotta le palle», la sentono sbraitare. «Mi hanno mandato un sms ieri per dirmi di stare presente alla votazione! Un altro sms mi è arrivato ora, mentre ero qui, in aula. E' una vergogna, io non mi faccio trattare così dai tuoi funzionari!».

Fabrizio Cicchitto, una vita nella politica da quando era giovane capo dei socialisti nella corrente lombardiana, prova a pazientare: «Guarda, l'sms arriva a tutti i deputati...».

Ma quella, il ministro, niente: «Io non mi faccio trattare come una scolaretta!».

Allora Cicchitto decide che la pazienza è finita: «E invece proprio a te è necessario mandarli. Hai il record dell'astensionismo qua dentro!».

La ministra furiosa se ne va. E Cicchitto sibila: «Ho dovuto contare fino a dieci per non buttarla giù dalle scale. Con quei tacchi sarebbe stato un disastro».

Siamo sicuri che il problema sia lo scontro magistratura - politica (o i pm deviati, come li chiama Libero)? La pubblicazione delle intercettazioni? L'esposizione mediatica (?) dei pm?

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