17 giugno 2011

Il sistema

Il libro "Il caso Genchi" aveva già raccontato tutto: i protagonisti di tanti scandali italiani usciti in questi mesi , erano già censiti nei tabulati che il consulente Genchi stava analizzando, proprio per le inchieste che l'ex pm De Magistris stava portando avanti a Catanzaro.

Magistrati come Achille Toro e i suoi contatti con la protezione civile connection.
Antonio Saladini e Caterina Merante, e i contatti con Valori, Bisignani e Papa (allora dirigente del ministero della giustizia).
Ufficiali della Gdf e dei servizi, in contatto con faccendieri (gli stessi nomi, ora come allora Adinolfi, Poletti..).
Manager di aziende di stato, giornalisti, politici.

Se non si fossero bloccate le indagini di De Magistris, nel 2006, forse ci saremmo risparmiati questo ennesimo polverone. Come andrà a finire non è dato sapere. Ancora non sappiamo che ne sarà della P3.


I verbali di repubblica su Bisignani e Papa
- Bisignani e i magistrati

... Contatti continui, le informazioni sui procedimenti a carico dei politici sono merce di scambio. L'ex Presidente della Corte di Appello di Salerno, Umberto Marconi, coinvolto anche nell'inchiesta P3 per il falso dossieraggio nei confronti di Caldoro, ha detto al collega Woodcock: "Sono certo che Papa abbia spiegato e spieghi le proprie energie intrecciando rapporti con i carabinieri, con i servizi segreti... concentrato sempre ad agire nell'ombra. Papa ha praticamente a disposizione delle "truppe" che utilizza per perseguire i suoi scopi personali". La trama puntava dritto a palazzo Grazioli. Lo stesso Giacomo Caliendo, sottosegretario alla Giustizia, il 9 dicembre racconta: "Dopo le ultime elezioni il presidente Berlusconi, in una occasione, mi chiese notizie su Papa dal momento che aveva ricevuto qualche segnalazione diretta a fargli ottenere un incarico".

- Bisignani, la Finanza e i servizi

mette a verbale l'ex parlamentare Alfredo Vito: "La candidatura di Papa fu conseguenza di un intervento diretto di Pollari, essendo Papa legato all'ambiente dei servizi segreti e ovviamente noto a Pollari e a Pio Pompa", l'uomo che Pollari aveva voluto a capo della fabbrica clandestina dei dossier illegali che il Sismi aveva in via Nazionale. E di cui parla anche Bisignani: "Papa mi disse che conosceva Pompa e che lo aveva incontrato in occasione di un intervento avuto dal padre al san Raffaele. Dei dossier di Pompa, Papa mi disse che la fonte di Pompa sui magistrati non era lui, ma un altro magistrato, di cui ora non ricordo il nome". Del resto, in questo incrocio di Papa con i Servizi, fa capolino anche Valter Lavitola, il direttore de "l'Avanti!" che si muove sul proscenio del caso Fini nell'estate della "casa di Montecarlo" e a cui viene chiesto di far entrare nell'Aise (il nostro spionaggio estero) il maresciallo dei carabinieri Enrico La Monica, una delle "fonti" di Papa.

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