17 aprile 2011

Fair game (Caccia alla spia)



E' uscito in DVD il film "Fair game", di Doug Liman, con Sean Penn e Naomi Watts. E' la storia del caso Valerie Plame, esploso in America dopo l'attacco all'Iraq nella primavera del 2003.
L'agente della Cia che aveva indagato sul falso dossier dell'uranio del Niger venduto all'Iraq, e anche sull'industria nuleare di Saddam (che semplicemente non c'era, perchè era stata smantellata).

Non solo non venne creduta (lei e gli altri analisti del suo gruppo), ma quando il marito (senatore) Joseph Wilson (che era andato personalmente in Niger per verificare se fosse vera la storia dell'uranio) scrisse un articolo che smentiva Pentagono e Casa Bianca, fu investito dalla "macchina del fango". L'identità della moglie, come agente Cia, fu rivelata alla stampa, e la notizia uscì dagli uffici della vicepresidenza (il capo dello staff di Dick Cheney, Libby fu incriminato e condannato).

Bisognava distruggere la credibilità di Valerie Plame e del marito: l'idea che doveva arrivare al popolo americano è che Bush, il governo, il segretario di stato, avevano avuto ragione nell'attaccare quel paese.
Saddam aveva le armi di massa. E se anche non sono state ritrovate in seguito, non importa.
Wilson? Uno che ha solo speso soldi inutilmente. Uno in cerca di voti, per motivi personali.

La guerra in Iraq andava supportata, senza se e senza ma.

Pensavo a questo: oggi chi si ricorda più del nigergate? Una bufala cui contribuirono anche i nostri servizi segreti e buona parte degli organi di stampa italiani.
Una bufala che ha permesso la deposizione di Saddam, è vero, ma causando migliaia di vittime civili e militari. Per mettere le mani sul petrolio iraqeno.
Oggi in America si riescono a fare film del genere. Quanto è lontano quel paese: noi invece arriviamo a censurare uno spot su un documentario del premier, perchè mostra le immagini della madre.
Mi ricordo poi le polemiche quando uscì il Caimano, per quel finale in cui istigava contro i magistrati che l'avevano condannato (nel film).

Ma forse, per comprendere quanto sia lontana l'America dall'Italia basta pensare alla storia del Madoff dei Parioli.
Il Madoff originale se ne sta in carcere, con una condanna a fine pena mai.
Il Madoff de noantri invece, come ha raccontato nell'intervista riparatoria gentilmente concessa dal corriere della sera, tra processo breve, Cirielli e altro, quanto carcere farà?

Chi si ricorda più della verità, se i mezzi di informazione, se la politica, gioca col significato delle parole, se mente, e nessuno ne chiede più conto?

Una citazione dal film
:
Joe Wilson: The responsibility of a country is not in the hands of a privileged few. We are strong, and we are free from tyranny as long as each one of us remembers his or her duty as a citizen. Whether it's to report a pothole at the top of your street or lies in a State of the Union address, speak out! Ask those questions. Demand that truth. Democracy is not a free ride, man. I'm here to tell you. But, this is where we live. And if we do our job, this is where our children will live. God bless America.

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