25 marzo 2011

Chi sbaglia, non paga

Paradossalmente nello stesso giorno (o quasi) in cui si addossano ai magistrati le norme (o la spada di Damocle) della responsabilità civile, si tolgono dai manager di stato (specie quelli Rai e Finmeccanica per le note vicende) ogni responsabilità civile per danno erariale:

Colpo di spugna. A sorpresa, in commissione Unione europea della Camera, il relatore leghista, Gianluca Pini, crea il caos. Passa un suo emendamento alla legge comunitaria 2010 che salva gli amministratori delle società partecipate dallo Stato per oltre il 50 per cento da responsabilità civile legate a danno erariale comminato attraverso ammende o sanzioni dalla Corte dei conti.

Un emendamento che sembra scritto apposta per gli ex amministratori di centrodestra del Cda Rai (Marco Staderini, Gennaro Malgeri, Giuliano Urbani, Angelo Maria Petroni e Giovanna Bianchi Clerici) chiamati a risarcire il Tesoro per circa 11,5 milioni di euro per la nomina incompatibile di Alfredo Meocci alla direzione generale della tv pubblica. Ma non solo. Il medesimo emendamento calza anche a pennello per gli attuali vertici di Finmeccanica, a partire da Pierfrancesco Guarguaglini, attualmente indagato, con la moglie Marina Grossi, per corruzione. L’emendamento leghista sarebbe stato scritto anche con l’intenzione di rendere gli attuali vertici delle società pubbliche così impermeabili al lavoro ispettivo e sanzionatorio della Corte dei conti da menomare la magistratura contabile della sua principale prerogativa costituzionale.

Insomma, solo per i magistrati chi sbaglia paga?

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