17 marzo 2011

150 volte Italia

Perchè amare questo paese, il nostro paese? Per il suo passato alla spalle, che dovremmo ricordare ogni giorno. Per la nostra cultura, arte, scienza, ingegno.
Perchè nel nostro paese sono passati tanti eserciti, di diversi paesi che, oltre la dominazione, ci hanno portato la loro civiltà, idee, culture. Gli arabi, i normanni, i franceci, gli spagnoli. Solo i russi non ci hanno fatto il piacere.
Mi piace il paesaggio del nostro paese:dalle montagne al mare. Passando per le città d'arte. I nostri tesori, da conservare per i posteri e perchè patrimonio del mondo.

Tanti mi piace l'Italia, quanto poco mi piacciono gli italiani come massa uniforme (e a volte indecifrabile) di persone: capaci di grandi slanci di generosità, quando la situazione è drammatica, tanto incapaci, a volte, di gestire il quotidiano, il normale.
Tanto ingrati verso la sorte che li ha fatti nascere in questa parte del mondo. Ingrati, anche perchè spesso a prevalere in noi non è il senso unitario, il vivere nello stesso paese e di doverne condividere il destino comune. Spesso prevale il campanile, il clan, la famiglia, il partito.


Meritiamocelo, questo nostro paese. Nato dalla volontà popolare, non solo dai grandi giochi delle monarchie, delle diplomazie, degli eserciti: erano giovani ragazzi quelli che "noi credevamo" e che per l'Italia unita han combattuto.
Erano giovani i ragazzi saliti sui monti per combattere contro la dittatura nazifascista durante la Resistenza. Erano giovani i militari che a Cefalonia non deposero le armi di fronte ai tedeschi.
Oggi, forse non sono più così tanto giovani i ragazzi che salgono sui tetti delle fabbriche, che occupano le università, che protestano per i tagli, per difendere la cultura, l'insegnamento, la ricerca.

Come anche le persone che scendono in piazza contro le mafie, per difendere il loro territorio dalle discariche abusive che distruggono il futuro della loro terra.

Diceva Gaber "Io non mi sento italiano, ma per fortuna lo sono". Ricordiamocelo.


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