20 febbraio 2011

La realpolitik occidentale

“Il dittatore ha cominciato, pistola in pugno, a chiedere una sterlina. Quando la sterlina gli è stata concessa, ne ha pretesa un'altra, sempre minacciando con la pistola. Alla fine si è accontentato di una sterlina, diciasete scellini e sei pence, e il resto in promesse per l'avvenire.”
Winston Churchill, alla camera dei Comuni, parla della politica espansionistica tedesca, nel 1938.
Quando la politica di Hitler (le annessioni, i diktat,il mostrare i muscoli) veniva scambiata dalle democrazie europee per garanzia di stabilità e di pace.

Dal 1938 ad oggi, abbiamo imparato poco. Se serve il sangue della repressione libica, o della repressione della polizia egiziana, per capire che leader abbiamo appoggiato nel nordafrica per la nostra stabilità e la nostra pace. E i nostri affari. Ma ci metto dentro anche gli americani che, come raccontano le carte di Wikileaks, hanno sostenuto quel clown (il nostro presidente del consiglio) perchè ha messo a disposizione le truppe in Afghanistan.

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