15 novembre 2010

La regina Nefertiti, la ragion di stato e il caso Ruby

"La Pm del caso Ruby fa la martire in tv"

"la dottoressa Fiorillo pare abbia deciso di difendere a tutti i costi la sua versione dei fatti. E ieri va in televisione a ripetere la sua verità: pur sapendo di rischiare un procedimento disciplinare, ..."

"la dottoressa Fiorillo appare quasi isolata anche all’interno della sua categoria."

Martire, difende solo la sua versione (che altri hanno smentito), isolata: su certi giornali la macchina contro il pm dei minori si è mossa.
Nell'intervista a In mezz'ora, la dottoressa Fiorillo ha dato la sua versione, ha ammesso le sue colpe (dovevo dire "ricordo di non aver autorizzato") e ha messo in conto gli attacchi.
Le pressioni del DG (parlate d'altro) fanno pensare male: forse si voleva che l'unica versione televisiva della vicenda fosse quella del ministro e non quella del pm?

A tal proposito, il pm ha detto:
Ma sul ministro, alla giornalista che insiste, alla fine dichiara: “Parlava a nome del governo, avrà anche delle ragioni politiche per aver detto quello che ha detto. Potrebbe essere, chiamiamola in modo molto generico, ragione di Stato. Ma qualunque ragione di Stato non può essere così assorbente da superare la violazione della legalità”. Fiorillo risponde poi a un’altra domanda che in molti si sono fatti: perché dopo quella notte così tesa, per sua stessa ammissione, l’indomani non si è informata su che fine avesse fatto la ragazza? “Avevo finito il mio turno e come per ogni altro caso, il seguito documentale passa ad altri colleghi”. Delle telefonate di Berlusconi, invece, non era stata informata dalla polizia: “ L’ho appreso dai giornali”.



Nessun commento: