19 novembre 2010

Annozero e le macerie

Pompei, il Veneto alluvionato, i rifiuti a Napoli, le macerie nel centro storico de l'Aquila e anche Bacoli e la fogna : simboli di un paese che sta franando.
Questo lo spunto della puntata di Annozero in cui si è parlato della crisi politica, dello stato del paese, dei tagli alla cultura, le proteste del mondo dello spettacolo.
Quale la situazione della politica in Italia oggi e quale è lo stato del paese? Cosa succede se dovesse cadere il governo o iniziare una crisi seria?

In studio a cercare di rispondere alle domande due politici di sponda diversamente concorde: il rinato Veltroni (dopo le trombature del 2008) e il ministro Bondi.
Sorprendente come ciascuno riesca a leggere il paese e i fatti raccontati a modo suo: Veltroni già in clima elettorale che parlava di paese spaccato (ricchi contro poveri, nord contro sud, giovani contro vecchi). Questo governo non ha fatto nulla se non pensare ai guai giudiziari del presidente.
Votare ora sarebbe un errore, meglio un governo tecino, senza Berlusconi che finalmente affronti i problemi (lavoro, ambiente, stimoli alle imprese..).

Bondi "l'Italia che descrive Berlusconi non è reale". Certo, le tinte fosche dell'ex segretario suonano già come slogan di una improbabile campagna, ma le macerie e gli alluvionati (così come anche i cassintegrati, le imprese che chiudono, gli immigrati che protestano) sono tremendamente reali.
Ma Bondi può attaccarsi al solito ritornello "sono problemi che abbiamo ereditato" e che esistevano prima di questi due anni: come i precari nella scuola, i problemi nella gestione dei beni culturali, la tutela e la messa in sicurezza dell'ambiente.
Vero: gli Uffizi e Pompei stavano male già prima. Ma tu cosa hai fatto, verreb da chiedere?
Si è commissariato, andando in gestione straordinaria (siccome in Italia non si riesce a gestire nulla in condizioni normali) senza ottenerne dei benefici. Si sono nominate persone quatomeno discutibili: come Resca ai musei (manager proveniente da Mc Donald) e Sgarbi a Venezia (nomina criticata persino dalla Corte dei conti).
Forse per questo che, come ha detto Bondi, la nostra politica è qualcosa di oscuro, di misterioso, che non si comprende bene vista dal di fuori. Quello del Veneto è una catastrofe naturale (tre giorni di pioggia), quello che succede in Campania (i rifiuti per le strade) è colpa dei politici (di centrosinistra) locali.
Io questo lo chiamo il solito siparietto.

Che idea ha della cultura (e dello spettacolo, e del cinema) questo governo?
Che idea ha della difesa del territorio, della messa in sicurezza del paese, delle città a rischio sismico, a rischio alluvioni, a rischio frane? Nessuna. Si va ogni volta in deroga: cemento e cemento. Vedi il piano case. Vedi i palazzi tirati su all'Aquila senza rispetto delle norme (magari anche abisivi). Vedi il cemento che ha ricoperto il suolo del Veneto, senza che nessuno si sia posta la domanda, prima che succeda il disastro, e 'poi cosa succede ai fiumi quanto piove'?

Il governo del fare è stato bravo a far vedere che faceva qualcosa, dare una risposta immediata agli elettori (non ai cittadini): spostare i rifiuti fuori Napoli e riempire (in deroga alle norme ) le discariche con rifiuti tal quale.
Costruire le case di Berlusconi da dare ai terremotati dell'Aquila con tanto di televisioni, quando si poteva costruire case meno costose e iniziare da subito la ricostrzione del centro. Oggi dall'Aquila scappano le famiglie, le attività commerciali e gli studenti.
Stessa cosa in Veneto: si sono promessi 300 milioni (quando?) a seguito di una tima dei danni di 1 miliardo.
300 milioni per ricostruire, non per prevenire.

La protesta in Veneto si sta pericolosamente allargando anche alla stessa Lega, che in manifestanti accomunavano al resto della Roma ladrona.
Gli aquilani ieri riempivano un centro storico della città buio ma non silenzioso. Vogliono ritornare a vivere nella loro città.
Attori, registi e sceneggiatori manifestavano contro i tagli alla cultura, la mancata proroga delle leggi che incentivano gli investimenti nel settore degli audiovisivi. Una industria di 250000 persone, più della Fiat di Marchionne.

Tutto assistenzialismo?

Questo putroppo è il paese dei beni culturali che non ci meritiamo. Della cultura che non tramandiamo più. Della corruzione, del malaffare del menefreghismo.
Esempio illuminante il sindaco di Bacoli che, contattato telefonicamente da una giornalista di Annozero sulle fogne vicino alle terme, cadeva dalle nuvole: "sindaco ma lei è mai venuto a Bacoli?".
Uno degli assessori nemmeno sapeva dell'esistenza delle terme, fingeva di non vedere lo sporco vicino alle rovine...
"come mai non è stato pulito?"
"non è stato pulito?"
"ad occhio e croce non è stato pulito .."
"se lei ha un dito di sporco a casa sua , da quanto tempo non è stato pulito .."
"se possiamo un attimo a ritornare a vedere il dito di polvere .."


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