06 ottobre 2010

La commissione di inchiesta sui magistrati

A Ballarò ieri sera, abbiamo assistito ad una bella lezione di diritto, versione PDL.
Si parlava della proposta di una commissione parlamentare di inchiesta sulla magistratura anzi, come ha ben specificato Belpietro, sul comportamento di certi magistrati.
Il ministro Brambilla (quello del turismo e dei suoi amichetti all'ACI) alla domanda sul perchè (di una commissione) rispondeva candidamente:
"Non vedo perchè non si possa indagare sul comportamento della magistratura"

Forse basterebbe conoscere un pò di Costituzione: il professore di diritto Michele Ainis ha cercato di spiegarlo in termini meno paesani:
"mi sembra un'idea eccentrica: c'è il potere legislativo (il Parlamento) che indaga sul comortamento del potere giudiziario, su richiesta del potere esecutivo".

Dovrebbero essere le opposizioni a chiede l'istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, come avviene normalmente nelle altre democrazie. Qui invece è il contrario: l'indagato che si permette di indagare su chi lo sta indagando ...
E' come se i pm campani che hanno indagato Cosentino chiedessero di mettere sotto indagine tutto il Parlamento.

L'operato dei magistrati è tra l'altro giudicato da un organo semi-indipendente: il CSM, il cui vicepresidente è un poiltico di nomina parlamentare. Quel Vietti, autore della legge sul legittimo impedimento.

In collegamento, il direttore Belpietro, si diceva perplesso:
perchè "nel paese si sono fatte delle commissioni inutili, come quella sulla P2".
Forse perchè il capo è stato iscritto proprio alla loggia P2?

Altra bufala che ho sentito in studio (putroppo ci avviciniamo alla campagna elettorale ): "lo sanno tutti, che le sanzioni del CSM non portano ad un nulla di fatto, non funzionano".
Forse non funziona la memoria del direttore: basta ricordarsi di quanto successo al procuratore Luigi Apicella a Salerno (e altri 4 magistrati), a Clementina Forleo a Milano e a De Magistris a Catanzaro.

Tra l'altro, i magistrati di Salerno stanno dimostrando che le inchieste di De Magistris in Calabria, erano ben fondate e potrebbero portare a dei rinvii a giudizio di altri magistrati.
L'inchiesta sulla P3 ha dimostrato come parte della corte costituzionale, di giudici della Cassazione e altri eposnenti togati fossero molto permabili ai voleri di "Cesare".

Forse serve una nuova commissione di inchiesta, ma sulla P3.

Ieri, i capogruppo del PDL han fatto saltare riunione della commissione parlamentare sui servizi, con la scusa che l'onorevole Briguglio ha cambiato partito.
Servizi, magistrati, logge .... tutto quadra.

A Ballarò, ho sentito la migliore battuta sulla MVB, durante la copertina di Crozza: "nel suo sito lei è fotografata assieme ai cani e a Silvio. Dica la verità: le piacciono i bassotti ..."


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