24 settembre 2010

Il cobra - la ndrangheta italiana

La Calabria, terra aspra e bruciata dal sole, nell'antichità aveva ospitato colonie di greci e fenici e infatti il dialetto locale, praticamente incomprensibile per gli altri italiani, deriva dal greco. Il termine 'ndrangheta significa semplicemente 'onorata società'. A differenza della notissima mafia siciliana o della camorra napoletana, salita recentemente agli onori della cronaca, i calabresi si vantano di essere praticamente invisibili.
Eppure è l'organizzazione che vanta il maggior numero di membri e anche la più diffusa a livello internazionale. Come ha scoperto lo stato italiano, è anche la più difficile da penetrare: è l'unica in cui il giuramento del silenzio, l'omertà, è ancora sacro.

A differenza della mafia siciliana, la 'ndrangheta non ha nessun 'Don di tutti i Don', non ha una struttura piramidale. Non ha una gerarchia in senso classico e l'appartenenza è basata interamente sulla famiglia e sul sangue. Per un estraneo è imossibile infiltrarsi, non si è quasi mai sentito di uno che abbia tradito dall'interno, e raramente la polizia è giunta a delle incriminazioni. La 'ndrangheta è il vero incubo della Commissione antimafia a Roma.
Il suo territorio si estende verso l'interno, partendo dal capoluogo di regione, Reggio Calabria e dall'autostrada costiera: un susseguirsi di paesini e piccole città con le imposte chiuse, fino alle pendici dell'Aspromonte, nei cui anfratti sono state tenute in ostaggio le persone rapite, in attesa del pagamento del riscatto o della morte. Lì si trova anche il capoluogo non ufficiale, Platì. Un estraneo che vi si avvicini o un'auto sconosciuta vengono individuati a chilometri di distanza e l'accoglienza può essere molto sgradevole. Non è esattamente una calamita per turisti.

Ma non era lì che Calzado [un emissario del Boss Don Esteban] dovette incontrarsi con i capi, poichè la 'ndrangheta ha assunto il controllo della malavita di Milano, il maggior polo industriale d'Italia e il suo polmone finanziario. Il cuore dell'organizzazione è emigrato al nord, dove ha creato il maggior centro di smistamento della droga di tutto il paese e forse, di tutto il continente.
Nessun capo della 'ndrangheta si sognerebbe mai di portare a casa propria un estraneo, neppure il più importanmte degli emissari. E' a questo che servono bar e ristoranti.
Tre centri della periferia a sud di Milano sono in mano alle cosche calabresi e l'incontro con l'uomo venuto dalla Colombia si svolse al bar Lions di Buccinasco.

Il cobra di Frederick Forsyth, pagine 266-267

Questa l'immagine che Forsyth da, nel suo ultimo libro, della ndrangheta, e del nostro paese di riflesso. Qualche inesattezza qua e là: falso dire che non ci sono le incriminazioni o processi contro le ndrine. La commissione antimafia si occupa a corrente alternata della Calabria. E' del tutto omesso l'aspetto politico.
Ma putroppo è vero che è il maggior referente dei colombiani per l'Europa e che i suoi guadagni sono altissimi.

Nessun commento: