31 marzo 2010

L'inizio della terza repubblica?

L'editoriale di Libero di oggi indica nella data di lunedì, l'inizio della Terza Repubblica. Scrive infatti Pansa:
"Lunedì sera ci è apparsa la Terza. Molti non riescono ancora a scorgerla. Il sottoscritto, modestamente, sì.
Il connotato fondamentale della Terza Repubblica sarà la prevalenza della Lega Nord di Umberto Bossi. A dirlo non è soltanto la vittoria leghista in Piemonte e in Veneto. Questa l’hanno vista tutti e sarebbe soltanto una constatazione banale. A pesare, e molto, sarà la spinta potente della Lega verso uno Stato federale, profondamente diverso da quello in cui stiamo vivendo."

"Il primo passo sarà di ottenere il federalismo fiscale. Credo che Bossi riuscirà ad attuarlo. Il fisco odierno non soddisfa nessuno. Troppe tasse, troppi evasori, troppa dispersione di denaro, senza nessun controllo sui quattrini che versiamo. Forse il fisco regionale servirà ad attenuare questo disastro. "

Forse, aggiungo io. Ma anche no. Visto che la Lega, a proposito di evasione, non si è mica opposta allo scudo fiscale (di Tremonti).
La seconda repubblica è nata dalle bombe della mafia, nel segno della trattativa stato-mafia, col crollo dei partiti con le inchieste sulle tangenti: sotto che segnali nasce, questa eventuale terza repubblica?
Mi è venuto in mente quanto riportava Il Fatto, ieri e domenica: i cittadini de l'Aquila fermati dal prefetto e gli impiegati di Sky, identificati dalla Digos:

Non contento delle 37 leggi ad personam che hanno legalizzato i suoi reati, il ducetto brianzolo ha creato un clima tale per cui le sue illegalità vengono bellamente ignorate dalle forze dell’ordine, mentre condotte assolutamente legittime, come contestare e criticare il governo, vengono criminalizzate e sanzionate senza che alcuna legge le proibisca.

L’incredibile trattamento subìto dal vicequestore Genchi, sospeso tre volte in un anno dal capo della Polizia Antonio Manganelli per aver parlato troppo, mentre le decine di poliziotti violenti condannati per le sevizie del G8 di Genova restano tutti al loro posto, e in certi casi vengono addirittura promossi, è un altro segnale inquietante. Sappiamo bene che le forze dell’ordine sono popolate di decine di migliaia di fedeli servitori dello Stato che, malpagati e mortificati da continui tagli di organico e di risorse, seguitano a fare ogni giorno il proprio dovere.

Ma quando gli ordini superiori stridono così clamorosamente con i princìpi di imparzialità e legalità, non resta che un’alternativa: o l’obbedienza a direttive ingiuste (dietro cui si confondono anche le minoranze deviate, ansiose di menare le mani) o l’obiezione di coscienza. Seguitare a far finta di nulla è sbagliato e pericoloso. Quando si manda la polizia a reprimere il dissenso, la democrazia se la passa maluccio. E chi trova normale quanto sta accadendo diventa complice del regime. Possibile che i partiti di opposizione non abbiano nulla da chiedere al ministro dell’Interno e al capo della Polizia?

Aria (mortifera) di Bicamerale

C'è aria di Bicamerale (che tanto bene ha fatto alla causa di B.).
Questa volta, il ruolo di principe delle riforme, lo vorrebbe avere Fini.

Per fortuna che si è tenuto, di questo passo finiremo come gli indiani delle riserve.
Ho imparato a non ascoltare le campane riformiste, quelle che dicono che attaccando B, lo si rinforza.

Alcuni commenti:

Gilioli risponde a Bersani:
Caro segretario,
no: non abbiamo preso un palo al novantacinquesimo. Abbiamo preso una tranvata che ci regalerà almeno altri tre anni di berlusconismo, e dispiace davvero che tu non voglia riconoscerlo.
Dispiace per tanti motivi: anzitutto perché l’onestà intellettuale oggi è una dote indispensabile anche – se non soprattutto – in politica: e dovrebbe prevalere sulla tentazione del bottegaio di difendere la bontà della sua merce.
In secondo luogo perché è solo riconoscendo una sconfitta che se ne può evitare un’altra, in futuro, costruendo nel frattempo qualcosa di meglio.
Invece no, segretario, tu ti attacchi al confronto con le europee sapendo bene in cuor tuo che è sbagliato: primo perché alle regionali, da sempre, la sinistra va meglio; secondo, perché il Pd un anno fa veniva dal trauma dell’addio di Veltroni e della sua politica del “dialogo”, e si è addirittura presentato alle urne con un segretario pro tempore; terzo, perché nell’ultimo anno il premier ne ha fatte più di Carlo in Francia, dalle leggi ad personam fino al partito dell’amore e al decretino finale. E poi scusa, perché allora non fai parola delle politiche 2008, rispetto alle quali il Pd ha perso sei o sette punti?
Nel 2010 ai giochini da prima Repubblica – «complessivamente abbiamo tenuto, c’è un buon risultato a Lodi e a Vibo Valentia» – perdonami ma non crede più nessuno.


E l'editoriale di Travaglio su Il fatto:

Sono tre anni che Beppe riempie le piazze e li sfida su rifiuti zero, differenziata, no agli inceneritori e ai Tav mortiferi, energie rinnovabili, rete, acqua pubblica, liste pulite, e loro lo trattano da fascistaqualunquistagiustizialista. Bastava annettersi qualcuna delle sua battaglie, sganciandosi dal partito Calce & Martello e dando un’occhiata a Obama, e lui nemmeno avrebbe presentato le liste. Bastava candidare gente seria e normale, fuori dal solito lombrosario, come a Venezia dove il professor Orsoni è riuscito addirittura a rimpicciolire Brunetta. Ma quelli niente, encefalogramma piatto. Come dice Carlo Cipolla, diversamente dal mascalzone che danneggia gli altri per favorire se stesso, lo stupido danneggia sia gli altri sia se stesso. Ecco, ci siamo capiti. Ce n’è abbastanza per accompagnarli, con le buone o con le cattive, alle loro case (di riposo). Escano con le mani alzate e si arrendano. I loro elettori, ormai eroici ai
limiti del martirio, gliene saranno eternamente grati.

Le riforme dell'amore

Sponsorizzate anche nel suo ennesimo editoriale dal direttore del TG1 Minzolini, le riforme andranno fatte (perchè non ci sono alibi, si dice) insieme tra maggioranza e opposizione. Come chiede il presidente della repubblica...
Il paese è più stabile, sostiene il direttore, perchè esiste una maggioranza forte, perchè in questa maggioranza decide una sola persona, perchè nessuno canta fuori dal coro. Peccato che questa nno si chiami più democrazia.

E vissero tutti felici e contenti, persino Bersani che non si è reso conto di aver subito una sconfitta pesante. Come diceva Luttazzi? Siamo nella fase anale ...

Tutto bello se fosse vero: peccato che le riforme si potevano fare anche prima, se si voleva. Bastare mandare in secondo piano i problemi giudiziari del presidente del Consiglio.
Poi, che tenuta ha questo stato, se le riforme sono oggi guidate e chieste da un partito accusato di xenofobia e secessionista?

In che modo la maggioranza cercherà il dialogo con l'opposizione? Abbiamo già visto i primi segnali la sera del post elezioni a Porta a Porta:
"la prendo a schiaffi" Bondi a Donadi (che aveva iniziato con un poco fine "torna a cuccia").
"lei si deve vergognare, lei non deve attaccare il direttore di un giornale .. lei è contenta che è stato sanzionato il direttore del giornale" sempre Bondi, alla Bindi, sulla sanzione a Feltri.

Vedremo.
Nel frattempo registriamo come a Lecco, il sottosegretario Castelli abbia perso la sfida.
E a Venezia, Brunetta oggi attacchi la lega per il fuoco amico che ne ha impedito l'elezione.

30 marzo 2010

La bellezza è un malinteso di Sandrone Dazieri

C'è un uomo, un investigatore, a spasso per la città ...
Ecco, non è proprio vero: prima di tutto perchè l'uomo non è solo, ma viaggia assieme al "socio". Due teste nello stesso corpo (inseparabile in senso strettamente fisico): sindrome da "personalità doppia", si chiama.

E non è nemmeno vero che è un investigatore, almeno non ora. Forse non lo è mai stato veramente. Si è perfino sposato con una donna russa...
Ex leoncavallino, Il Gorilla oggi fa il consulente per una assicurazione, che gli ha chiesto di incastrare dei dipendenti di una azienda di trasporti, accusati di furti ai pacchi.
Uno di questi, Davico, scoperto si suicida, dando inizio alla storia.

"La bellezza è un malinteso", l'opera di Hirst, è al centro di questo noir, in cui nulla è come appare, la verità è ben lontana dalle prime sensazioni. Un contrasto che prosegue anche nell'ambientazione del romanzo: una Milano in cui convivono ristoranti di lusso e piccoli appartamenti che nascondono laboratori di cinesi; quartieri esclusivi e capannoni industriali abbandonati.

"Sono scappato dal mio vecchio lavoro, ho lasciato i vecchi giri, sono diventato un bravo ragazzo. Ma tutto, a parte mia moglie, a parte quello che ci diciamo io e lei quando siamo a letto assieme, a parte le giornate buone che ci prendiamo camminando per strada e pensando che non abbiamo bisogno di nient'altro, tutto mi è scivolato addosso senza lasciare tracce. Fino a oggi. Mi è bastato essere sfiorato dall'odore del sangue per ritrovarmi dentro, come un tossico del cazzo. E come un tossico mi sono dimenticato di quanto sia pericoloso spingersi oltre la linea, trasformare il lavoro in qualcosa di personale, che ti fa rischiare e stare male. Che ti fa perdere."

Sentendosi responsabile del suicidio di Davico (l'autotrasportatore), Sandrone inizia una sua indagine semi privata in cui si imbatte prima in una ragazza fragile (Elena Morganti), accusata dell'omicidio della madre e fuggita da una struttura psichiatrica. Elena ha sussurrato qualcosa all'orecchio di Davico, prima che questi si gettasse sotto il metro: perchè?
Cosa lega l'azienda di Davico, con un furto in una casa privata (da cui è stata trafugata l'opera di Hirst), rapina finita in tragedia.
Infine, viene picchiato da gente con le maschere dei Beatles. Cosa vogliono? Come han fatto a seguirlo? Cosa sanno del furto, di Elena, della sua indagine?

Per trovare il filo che lega queste morti (e questi episodi), il Gorilla è il suo socio dovranno rischiare la pelle, mettendo a rischio anche l'incolumità di chi gli sta accanto.
Fughe passando per le fogne, poliziotti corrotti, spari, botte .. Il libro non lascia un attimo di respiro, e nemmeno da modo, se non proprio all'ultima pagina, di capire cosa stia dietro tutta la violenza, il significato vero delle cose. Spesso nascosto dietro apparenze: come il Socio, stesso.

Il sito di Sandrone, e quello su Nova.ilsole24ore.
Il link per ordinare il libro su ibs.
Technorati:

Il banco vince sempre

Il giorno dopo sono tutti bravi, a commentare ..
La vittoria di Formigoni, 4 volte presidente di regione, la dice lunga sullo stato delle cose: ineleggibile (come Berlusconi del resto), è riuscito a farsi rieleggere.
Le regionali sono finite in un 7 a 6: magra consolazione la tenuta nelle regioni del centro.
Per non parlare poi dei casi Campania e Calabria: in Campania si è scelto di candidare un rinviato a giudizio, in nome della battaglia alla legalità, e questi sono i risultati.
In Calabria, cosa è cambiato dalla regione raccontata da Iacona in "Pane e politica" (dove pure si parlava di Scopelliti)? Quale l'alternativa a Loiero e alla sua giunta di inquisiti? A momenti, pure scusa gli dovevamo chiedere ..
Cambia governo, in Calabria, ma non i politici, sempre quelli.

Per fortuna che in Puglia ci sono state le primarie, dove gli elettori hanno smentito la dirigenza PD (che si dovrebbe dimettere in blocco).
Il governo, che sembrava essere in crisi, ha tenuto: merito, gli va riconosciuto, del presidente del Consiglio, che si è tanto speso in questa campagna.
Il banco vince sempre, chi tiene le carte è avvantaggiato.
Il paese è suo, presidente.
Come aveva detto Monicelli, ci vorrebbe una rivoluzione. Forse un giorno ...

PS: vedo che anche Il giornale parla dei voti di Grillo "scippati" alla sinistra: tutto falso. E' la Bresso che, per le sue posizioni su l'acqua privatizzata e la Tav in Val di susa, che ha perso voti. Non togliamo i demeriti ai candidati del centrosinistra.

29 marzo 2010

Giornata del Fai - la Rotonda



Ieri seconda giorno della primavera del Fai: visita alla villa Rotonda.
Non pensavo ci fosse tanta gente: il resto delle foto l'ho messo su Flickr.
Lo sapevate che dal cucuzzolo della collina, si vede Milano?

Io sono qui


Almeno rispetto alle vecchie elezioni (2008).

Aiutiamoli a casa loro

I razzisti nostrani sono quelli che usano espressioni del tipo "non ho nulla contro di loro, ma dobbiamo aiutarli a casa loro".
E' proprio questo il punto: penso che molti paesi africani stanno come stanno (cioè male), proprio perchè ci sono di mezzo interessi delle multinazionali europee.

Come quelle italiane, esperte in grandi opere, in Etiopia, dove lasciano senza acqua la popolazione:

MILANO - Su oltre 200mila persone che in Etiopia già non se la passano bene incombe un'ombra gigantesca, che parte dall'Italia. Si chiama Gibe III: è una diga alta 240 metri il cui bacino si allungherà per 150 km. Posizionata nella bassa Valle dell'Omo (vedi mappa), e realizzata dall'italiana Salini Costruttori, questa struttura mastodontica, destinata a diventare la più grande dell' Africa, muterà drasticamente la portata del fiume Omo, principale affluente del Lago Turkana del Kenya, eliminando il naturale ciclo delle piene e mettendo a repentaglio coltivazioni e pascoli dell'intera area. Il Gibe III è il nuovo passo che seguirà il Gibe II, impianto con un tunnel lungo 26 chilometri che genera elettricità, sfruttando la differenza di altitudine tra il bacino della diga Gibe I e la sottostante valle dell'Omo.

Anche questo impianto è stato realizzato dalla Salini, che ha messo a frutto il più grande contributo versato dalle casse italiane per un progetto all'estero: 220 milioni di euro. Almeno in parte spesi male, visto che un pezzo di questo tunnel, inaugurato il 13 gennaio scorso alla presenza del ministro degli Esteri Franco Frattini, dopo 12 giorni è crollato (vedi video) interrompendo subito il flusso di elettricità che, nelle parole del ministro «avrebbe dovuto cambiare la vita all'Etiopia». E invece Meheret Debebe, capo dell'Ethiopian Electric and PowerCorporation (EEPCo), l'ente elettrico etiope, ha invitato la gente a «comprendere il problema e risparmiare energia finchè il guasto non sarò risolto».

I DANNI - Ma quella è storia passata. Ora all'orizzonte c'è quella della diga Gibe III che rilancia rischi enormi sulla testa delle popolazioni indigene della valle dell’Omo legati alla scomparsa del naturale ciclo delle piene.

Il vicerè indagato

Lombardo sotto inchiesta a Catania
"Concorso esterno con la mafia"

Nel dossier della procura etnea i rapporti con il boss Vincenzo Aiello. L'autista di Angelo Lombardo il "tramite"
I rapporti del governatore sono documentati in un faldone dei carabinieri composto da tremila pagine


E chi ha fatto da stampella al consiglio regionale del governatore Lombardo?
Il Partito Democratico.

Quello per cui (a detta di un suo esponente, mai zittito da altri), Camilleri e Sciascia portano sfiga.
Che sfiga è, l'antimafia in Sicilia.
Quanti anni sono passati dalla morte di Pio La Torre?

Report - Google baby

Quale è il valore della vita? Le inchieste trasmesse da Report hanno affrontato temi etici solo apparentemente slegati tra loro.
Le morti sulle strade, specie da parte dei giovani.
La legge 40 sulla procreazione assistita: dopo 6 anni dall'approvazione, che risultati ha ottenuto.
Infine, gli effeti della globalizzazione sulla procreazione: la "gravidanza surrogata", o gravidanza delocalizzata (perchè ciò che è vietato in Italia, è molto meno deregolamentato all'estero).

Partiamo dalle stragi del sabato sera: 5500 morti, 20000 invaidi, un costo per lo stato di 30 miliardi di euro.
I morti e i feriti spesso, si potevano salvare se avessero avuto le cinture allacciate, il canso indossato.
Invece i giovani imparano il cattivo esempio dei genitori e degli adulti (le mamme davanti alle suole che portavano i bambini senza legarli), e si mettono al volante o sulla moto senza rispettare le norme sulla sicurezza.

Cosa si sta facendo per risolvere questo problema, spesso al centro delle cronache giusto lo spazio di una domenica, per commentare l'ennesima strage del sabato sera?
La campagna pubblicitaria del governo è poco incisiva.
I controlli dei vigili sono insufficienti (spesso poi ivigili sono usati per azioni di polizia, come a Milano sui clandestini).
Ci sono sentenze assolutorie dei giudici di pace assurde: che senso ha fare una legge che vieta l'uso del cellulare se poi uno viene assolto perchè il giudice ritiene che "essendo depresso", non è reato?

All'estero si fa prevenzione: in Galles, mostrando video ben più impressionanti.
Ma basta andare ad Aosta, dove la regione si è attrezzata col servizio di Allo Nuit (un servizio di trasporto se uno ha bevuto e non vuole guidare).
In nome della vita si fanno tante battaglie, come mai non si fa a sufficienza per le morti sulle strade?

La legge sulla fecondazione assitita.
Nel 2004, il governo Berlusconi 2, emanò una legge sulla fecondazione, la più restrittiva d'Europa ("Fecondazione etorologa", Report 17/9/2004).
Divieto di analisi pre impianto.
Divieto di congelare gli embrioni.
Obbligo di impiantare gli embrioni nella mamma, fino a 3 alla volta.

Il risultato è stato il turismo delle coppie, per recarsi in strutture all'estero, per cui usufruire dei servizi vietati in Italia.
Spagna e Svizzera, soprattutto.
Molte coppie si sono invece rivolte alla magistratura: come in Sardegna, dove è alto il rischio di trasmettere al figlio la Talassemia.
E le sentenze hanno dato ragione alle coppie: la legge infatti, trascurerebbe i diritti costituzionali della donna, mettendone a rischio la salute.
Il sottosegretario Rocella parla di rischio Eugenetica, e che le donne non hanno diritto al figlio sano.
In realtà l'analisi sull'embrione permetterebbe di evitare delle morti precoci per i figli, del dolore per i genitori.
I numeri parlano di 1 bambino malato su 6000:

CONIUGI 2
- Si calcola che nasce un bambino malato ogni circa seimila ed è la causa di maggior morte per i bambini sotto l’anno di età.
- Su cinque a gravidanza abbiamo solo un bambino da crescere quindi è vero che la percentuale è del 25%, poi quello che dimostra la vita è che spesso questo 25% ricorre. La tecnica medica adesso ci permetterebbe di essere aiutati ad evitare questo calvario dei tre mesi e quindi del verdetto della villocentesi, però in Italia c’è una legge che ce lo vieta, ce lo vieta e quindi la nostra scelta era quella di espatriare.

La legge vieta l'analisi pre-impianto, se però della analisi post si riscontra una malattia, si può abortire (dove non ci sono gli obiettori), con un altra legge, la 194: l'assurdità è che ti viene vietato di fare l'aborto a 4 cellule, ma non dopo 3-4 settimane.

E se, come dice sempre il sottosegretario, l'oboettivo è quello di curare e assistere i malati e le famiglie (che hanno un figlio malato di atrofia muscolare spinale), perchè in Italia esiste un solo centro , il Sapre a Milano?
Centro che ha preso, tra l'altro, meno fondi della banca degli embrioni (400 ml stanziati da Sirchia, all'ospedale Maggiore a Milano, presso cui aveva lavorato).

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Riassumendo: dopo la sentenza della Corte Costituzionale chi è infertile oggi si deve rivolgere al medico che deciderà in base al suo caso quanti ovociti fecondare e quanti embrioni impiantare. Se impianto 3 embrioni in una ventenne, è alta la probabilità di sfornare tre
gemelli, se li impianto in una 40enne è una fortuna se rimane incinta. Se invece una coppia è infertile e portatrice di malattia genetica, stando alla pronuncia della Corte oggi dovrebbe potersi rivolgere ai centri per fare l’analisi sull’embrione, rimane invece il divieto per
l’eterologa, ovvero se nella coppia uno dei due è sterile deve cercarsi all’estero quel che gli manca. Questioni etiche.
Ma come la sposti la barra dell’etica? A seconda di come la vedi, e di solito sempre troppo, da una parte, come nel nostro caso, dall’altra come vedremo.

Premiato come Miglior film al DocAviv Festival di Tel Aviv nel 2009, ‘Google Baby’, di Zippi Brand Frank, svela i meccanismi dell'industria della “maternità surrogata”, attraversando tre nazioni – Stati Uniti, Israele, India. Spermatozoi selezionati in Israele, ovuli acquistati online e fecondati nei laboratori americani, uteri affittati nel Gujarat, India.

Centrato su questa nuova, lucrosa attività di un imprenditore del ramo (un omosessuale che ha potuto realizzare il suo desiderio di paternità grazie ad un percorso di maternità surrogata negli Usa), il film solleva molti quesiti etici, cercando di non giudicare mai.

Google Baby si limita, piuttosto, a registrare una nuova realtà, e mostra come la tecnologia abbia oggi ormai reso possibile separare completamente la procreazione dall'attività sessuale e come la globalizzazione abbia reso il processo non solo realizzabile ma anche relativamente economico.

Tutto ciò che deve fare un aspirante genitore, è prendere la propria carta di credito e andare su internet per le istruzioni.

Technorati:

28 marzo 2010

Giornata del Fai - Villa Mezzanotte a Inverigo







E' domenica, c'è il sole. Uscite dalle case e andate a scoprire i tesori (spesso nascosti) del nostro paese. Magari li avete vicino casa, e nemmeno ve ne eravate accorti.
Andate sul sito del Fai e trovate il vostro tesoro. Un tesoro di tutti.
Le foto sono di Villa Mezzanotte e del suo parco.

Parole e politica


Passando davanti ai cartelloni elettorali, non ho potuto fare a meno di fermarmi e scattare la foto che vedete (penso che raccolga buona parte dei partiti degli schieramenti, rispettando così la par condicio).

E così, in piedi, fermo davanti ai cartelloni, ho attirato anche l'attenzione di una candidata che temeva fossi lì per strappare il suo.
"C'è qualche problema?"

Come ho cercato di spiegare anche alla candidata, mi colpivano le parole usate dai "pubblicitari" dei partiti (di tutti i partiti, si intende).
Prendete questi slogan, le parole usate, e scambiateli da una faccia all'altra e il risultato non cambia. E non è solo questo: datemi pure dell'ingenuo, del vecchio, ma non riesco ad accettare una politica che si abbassi a usare slogan come se si trattasse di vedere un prodotto qualsiasi.
Futuro, speranza, lavoro, cambiamento, coraggio, onestà.
Ma anche sicurezza, molto usata nelle passate elezioni, difesa dei valori e delle radici.
Tante parole che fanno dimenticare che dietro i cartelloni ci sono persone, che saranno quelle che poi prenderanno scelte anche per noi.
Parole al futuro (che temo sia anche irrealizzabile) che nascondono le parole che invece vorremmo sentire da queste persone: lavoro, fisco, sanità, energie, criminalità.

Segnalazioni:
- il partito dell'amore: lite tra Gabriella Carlucci e Antonella Cusmai, 36 anni, colpita al collo in albergo
- facciamo un pò come ci pare: in Lazio il centrodestra vuole considerate valide le schede con preferenza per nomi che non compaiono nelle liste (come ad esempio Cetto La Qualunque)
- queste si che sono soddisfazioni: mentre Obama firma per il disarmo nucleare, Berlusconi ha l'onore di comparire sui passaporti libici ...

26 marzo 2010

Questo obbrobrio va punito


Faccio mie le parole del premier: questi sono i dati dell'AGCOM relativamente alla presenza dei partiti politici nelle trasmissioni.
Hai ragione Silvio, "Questo obbrobrio va punito".
Via i partiti dalla Rai (e via i conflitti di interesse da questo paese, già che ci siamo).

Segnalazioni:

Raiperunanotte - gli interventi

Lo spettacolo (Kermesse? Esperimento?) si è aperto e chiuso con le parole di Mussolini, perchè, come ha spiegato Santoro, "non siamo al fascismo.. ma certe assonanze sono preoccupanti".

E non è che si voglia proprio tirar per la giacchetta Napolitano, ma come garante della Costituzione (antifascista), il presidente della Repubblica si deve sentire chiamato in causa, quando si parla di equilibrio dei poteri e di libera informazione.
40 anni dopo l'esperimento di Danilo Dolci con la prima radio privata (fatta chiudere dalla polizia, perchè illegale, e perchè dietro non aveva partiti nè la Loggia P2), alcuni giornalisti italiani si sono rivolti alle piazze, a internet, alle radio (come Radio popolare di Milano) e alle piccole televisioni, per poter fare fare informazione, per chiedere una Rai libera dalle pressioni dei partiti.
Contro i diktat che impediscono la tramissione dei processi, le telefonate per chiedere una sanzione per un giornalista scomodo che racconta i fatti (a modo suo, secondo il suo punto di vista).

La kermesse (o puntata speciale, o esperimento), è continuata con un esperimento di Bertazzoni: è andato in piazza a S.Giovanni a tastare il polso ai manifestanti del "partito dell'amore".
Che si sono dimostrati poco amorevoli .. "Travaglio vaffa..." "sei una merda..": i più bersagliati Travaglio "merda", Santoro "fascista" e Di Pietro "mafioso".
Diciamo che se l'è cercata.


Nota di cronaca: Rainews 24 che doveva trasmettere la diretta, ha poi mandato in onda Casini, col linguaggio dei segni ... le han provate tutte per fare censura in Rai. Mi sono contentato di Antenna 3 e della radio (quando iniziava la pubblicità).

E mi sono goduto gli interventi di Gad Lerner, Norma Rangeri, Giovanni Floris, Riccardo Iacona, Stefano Bianchi, Pozzan, Giulia Innocenzi, Marco Travaglio, Sandro Ruotolo, Vauro, Loris Mazzetti. Ma anche le parole di Mario Monicelli e Gillo Dorfles; e le battute di Elio, Morgan, Cornacchione e Luttazzi.
Cornacchione:
"Silvio non ha mai censurato nessuno .. ci tiene a rimanere incensurato"
"Belpietro, Ghedini e Sallusti sono i cavalieri dell'apocalisse"
"[le differenze tra Fede e Vespa] uno è un tuo dipendente, l'altro è il direttore del TG4"
"per Floris faranno il legittimo impedimento: Ballarò? No ho le scarpe strette"

Marco Travaglio
Le scuse usate per giustificare le telefonate (e nascodnere i reati) ricordano il tale che voleva uccidere alla moglie e si difese dicendo Vostro onore, l'ho colpita solo di striscio .. è stato condannato lo stesso.

Giovanni Floris
E' un brutto segno quando nelle manifestazioni si va con un cartellone contro una persona, indicata con nome e cognome
Gad Lerner[Sulla chiusura delle trasmissioni per la par condicio] cominciamo ad abituarci .. cominciamo a chiudere le trasmissioni alla Rai e vediamo cosa succede. si è creato un precedente per il dopo.

Barbara Serra
Alla BBC si inegna a fare domande ai politiciAlla Rai, i politici non accettano domande

Sandro Ruotolo
Dalle intercettazioni si scopre che il premier è un grande fan di Annozero
Giulia Innocenzi
Dalla TV è scomparsa la crisi economica, come per le 350 lavoratrici della Omsa, rimaste a casa perchè il loro padrone ha deciso di spostare la produzione in Serbia.

Elio ha cantato la canzone dedicata a Filiberto.
Mario Monicelli intervistato da S. Bianchi, si è soffermato sulla trappola della speranza.Quando invece occorre fare una rivoluzione vera per migliorare il mondo oggi.
Gillo Dorfles e l'invenzione dei fatti.

Loris Mazzetti dietro il filo spinato, per aver detto le stesse cose del direttore Masi.

Luttazzi: dopo 8 anni, Daniele ha dissertato a modo suo sulla terza fase anale degli italiani, nel loro rapporto con Berlusconi.La prima fase nasce dalla pressione costante del premier sull'ano.La seconda è frutto del servilismo dei giornalisti e dalla mediocrità dell'opposizione.Infine, la terza fase, l'orgasmo da sottomissione.
Luttazzi ha citato Aristofane "ingiuriare i mascalzoni è cosa nobile".
E infine, si è anche tolto il sassolino "l'uso che Minzolini, Masi, Berlusconi fanno della televisione pubblica è un uso criminoso"

Qui, tutti gli interventi in video, assieme al giuramento: "vi giuriamo che continueremo a farla fuori dal vaso"

25 marzo 2010

Rai per una notte - liberi per la vita

Il più grande evento Web per l'Italia, un grande esperimento di giornalisti italiani che cercano di liberare la Rai dalla stretta dei politici.
E soprattutto del politico utilizzatore finale dei commissari dell'Agcom.
Quello che non ha mai censurato perchè, come dice Cornacchione, si sà, ama essere incensurato.
Bella serata, che passerà alla storia: Lerner, Rangeri, Floris, Iacona, Bianchi, Pozzan, Innocenzi, Travaglio, Ruotolo, Vauro, Loris Mazzetti. Ma anche Monicelli e Gillo Dorfles.
A otto anni dall'editto bulgaro, ma a distanza siderale dal resto delle democrazie, dove l'informazione è libera. Libera di criticare i potenti.

E finalmente, torna Luttazzi in Rai.
Qui la diretta.

Strappi

L'indagine di Trani su B. finisce a Roma (e speriamo che non rimanga impantanata come tante altre).
E oggi, il premier, deve subire due piccoli strappetti: da una parte Maroni «Vinciamo al Nord, poi subito il federalismo».
Dall'altra i finiani , che rispondono (su Fare futuro) agli attacchi de Il giornale:

"Costruiscono un alibi nel caso di sconfitta alle urne"


Verrà anche per lui il tempo della resa dei conti, come sta succedendo per i reati di pedofilia nella chiesa: vi ricordare tutte le polemiche per impedire la messa in onda del documentario della BBC su Annozero?

Michele e i suoi fratelli (giornalisti)

Il nuovo neorealismo italiano: da Rocco e i suoi fratelli a Michele e i suoi fratelli ..
Stasera i giornalisti carbonari
cercheranno di eludere la quarantena dell'informazione con un esperimento abbastanza inedito: Rai per una notte.
Tralascio i commenti scontati (Santoro che fa la vittima, Santoro che non rispetta la par condicio, Il Torquemada ..): dico solo che il diritto all'informazione è uno di quelli non barattabili.
Senza informazione, il voto di domenica ai candidati diventa solo una questione di fede. Non una scelta basata sui contenuti, sulle proposte, sulle idee dei candidati.
Ma solo, come si dice, una scelta di parte, il bene contro il male, i buoni contro i cattivi.
E a me, le scelte dogmatiche, non piacciono.
Così come non mi piace non poter scegliere.

L'appello sul sito:

Cari amici,
alla mezzanotte di ieri abbiamo finalmente raggiunto il nostro obiettivo: 50 mila sottoscrittori hanno dato il loro contributo per dar vita a Raiperunanotte.
Sono felice e vi abbraccio tutti!
Da questo momento vi chiedo di non versare più denaro riservandolo per le prossime iniziative.
Continuate invece a organizzare punti d’ascolto collettivi piccoli o grandi ovunque sia possibile.

PS: alla fine a finire sotto processo (dal Cda Rai) potrebbe essere proprio Santoro, e non i giornalisti intercettati

Il candidato occulto


Il premier appare alle spalle di tutti i candidati regionali, in ogni TG, in ogni spazio pubblico.
Ci tocca avvisare la popolazione e gli elettori: guardate che il candidato vero è quello muto alle spalle, non quello che urla contro magistrati e comunisti ...
Sarà un anticipo del presidenzialismo alla Berlusconi (ovvero, una nazione, un popolo, un capo)?
Il governo del Fare, quello che non esita a fare campagna elettorale sulle macerie di Abruzzo.

24 marzo 2010

Se cercate Ferrovie dello stato


Se cercate ferrovie dello stato con google, rischiate di finire sul sito di Formigoni (lo segnala Gianni Messa su repubblica) ... mi ricorda quello che fece la Moratti, prima delle elezioni a sindaco di Milano, quando si era comprata i domini con tutte le vie della città.

Come saranno contenti i pendolari lombardi ..

Ad personam di Marco Travaglio

1994-2010. Così destra e sinistra hanno privatizzato la democrazia.


Eccole qua, una dietro l'altra le leggi ad personam (37 dovrebbero essere, ma è difficile tenere il conto): viste una dopo l'altra, col commento dei politici che le hanno proposte, fa un certo effetto.
Molte nascono in seguito ai problemi giudiziari del leader della Cdl, PDL, polo del buongoverno, cavaliere Berlusconi.
Altre invece sono una gentile offerta del centronistra che, anche quando è stato all'opposizione, ha mantenuto un atteggiamento ambiguo sulla presunta opposizione (con delle assenze in aula, quando si doveva votare).
Insomma, se lo stato della giustizia in Italia è quello sotto gli occhi di tutti (tribunali intasati, allagati, tempi lunghi per i processi, prescrizioni che tolgono il diritto alla giustizia, reati che diventano impunibili), è colpa di ambo le parti.
Ma pagare il prezzo siamo tutti.

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distionzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
Art. 3 della Costituzione italiana


Viene da pensare allora che a lorsignori la giustizia stia bene così com'è, poiché quando si tratta di ascoltare le proposte che la renderebbero più efficace, diventano sordi.
Basterebbe lasciar da parte tutte le riforme in cantiere e dare più fondi.

Dalla scheda sul libro su
Wuz:

Ad personam nasce dall’improvviso sentore di cambiamento, dal bisogno di informare e spiegare cosa sono le leggi ad personam, o ad mafiam, o ad aziendam e, in particolare, quante sono state e da chi sono state promosse. E parla a tutti, nella maniera in cui la sinistra non riesce più ad esprimersi, con un linguaggio non elitario, perché la politica dev’essere a portata di chiunque, a prescindere dall’istruzione o il background culturale della persona.
Travaglio si allontana con la consueta professionalità e precisione dall’atteggiamento recentemente imputatogli di “terrorista mediatico” per dedicarsi ad una ricerca basata su fatti concreti, non su pregiudizi – anche se, oramai, non sarebbe possibile biasimarli.

Addentrandosi con attenzione nei passaggi fondamentali della storia italiana dal 1994 in poi, affiorano con chiarezza le soluzioni a misteri inspiegabili, la cui genesi è sempre stata filtrata da un’informazione fittizia e poco meticolosa. Perché il governo Prodi non abrogò le leggi vergogna o ad personam promulgate dal governo Berlusconi, come aveva promesso? Solo il nostro presidente del consiglio e il suo partito si sono battuti per una riforma della giustizia che prevedesse la separazione delle carriere? Quale fu il vero scopo del maxi indulto voluto nel 2006 da Mastella? Travaglio racconta i retroscena della Bicamerale del 1997, dei rapporti tra politici come Silvio Berlusconi, Bettino Craxi, Massimo D’Alema, Marcello Dell’Ultri, Clemente Mastella e molti altri. Enumera la quantità incredibile di imputati e condannati, salvati dalla prescrizione o dall’amnistia presenti in parlamento e narra le prodezze del Cavaliere nel cercare di salvare se stesso e il suo impero mediatico dalla condanna e dal fallimento con la complicità di maggioranza e opposizione. Ma, soprattutto, mette in evidenza come la classe politica italiana si sia sempre trovata in uno stato di totale sottomissione alle principali cosche mafiose, di cui l’esempio più clamoroso sono i tentativi di riforma prodotti dalle pressioni di noti criminali come Vittorio Mangano e Totò Riina.

Ad personam: il link al libro sul sito di Chiarelettere
Il link per ordinare il libro su ibs.

Technorati:

Ad personam: le leggi del governo Berlusconi 3 (2008-2010)

Avevano detto tutti (basta rileggersi gli articoli del corriere, di repubblica, agli analisti della politica), commentando il risultato delle elezioni del 2008, che ora Berlusconi non si sarebbe più fatto leggi ad personam, per salvarsi (lui e si suoi siodali) dai processi.
Che la nuova legislatura sarebbe stata una legislatura "
costituente", all'insegna delle riforme costituzionali e del dialogo .....

E invece il cavaliere ha provveduto fin da subito a smentire così autorevoli commentatori e giornalisti.

Leggi ad personam
La blocca processi
Il non lodo Alfano
Intercettazioni e bavaglio alla stampa
Morto un lodo se ne fa un altro (nel caso, come è successo, che la Corte Costituzionale giudicasse quello Alfano incostituzionale)
Processo breve, anzi morto (un'amnistia nascosta, per tutti i reati dei colletti bianchi)
Il legittimo impedimento
Lodo Alfano (in)costituzionale
Immunità per tutti
Corruzione “susseguente”, cioè prescritta
La salva generali di Nassiriya

Leggi contra Iustitiam
Decreto rifiuti (per i rifiuti campani, solamente)
Alfano, controriforma del processo

Leggi ad Castam
Due condoni sui cartelloni abusivi
Immunità extralarge

Leggi ad mafiam
All'asta I beni confiscati
Legge anti pentiti

Leggi ad aziendam
Frequenze Rai a Europa 7
Più IVA per Sky
Meno spot per sky, più per Mediaset

Leggi ad aziendas
Niente ICI per I ricchi (dopo il taglio del governo Prodi, che nessuno ricorda ..)
Piano casa (con condono edilizio)
Scudo fiscale

Anche il governo Berlusconi 3, non riesce a ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla corruzione (una semplice dimenticanza, tanto lui vuole vivere oltre i cento anni ....).

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