18 febbraio 2010

Una questione pubblica

Il livello di corruzione, di malapolitica, gli sprechi, i comitati di affari dove politici e imprenditori si spartiscono soldi pubblici (senza poi provarne vergogna), è una questione pubblica, che riguarda tutti.

Se la sanità non funziona, se le scuole pubbliche non sono a norma, non hanno riscaldamento, sono senza soldi, se l'Aquila è ancora una città fantasma, riguarda tutti noi.

La cosa più triste è vedere queste trasmissioni politiche o di informazione, in cui a discutere di mafia, corruzione, tangenti, sono le solite facce. Bonaiuti, Latorre, Rutelli, Gasparri, D'Alema, Casini....
("ma se sono tutti socialisti, chi rubano?")
Chiedete ai cittadini di Onna cosa ne pensano?
O agli studenti del liceo Darwin (dove è morto Vito Scafidi).

Diceva Einstein che un problema non può essere risolto con la stessa mentalità che l'ha creato.
Non è questione di poche mele marce, insomma: la relazione della Corte dei Conti parla chiaro. Le regioni a più alto tasso di corruzione sono quelle con più alti flussi di denaro.
La Lombardia è in testa.

"Nel 2009 c'è stato un boom di denunce per i reati di corruzione e concussione" (dalla relazione del presidente della Corte dei Conti Tullio Lazzaro): ecco, forse è questa la ripresa che lorsignori intendevano. La ripresa per i fondelli.

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