16 dicembre 2009

Off side - Moggi in fuorigioco

Chi dice che le fiction non servono a raccontare la realtà?
Dopo aver visto la docufiction sul sistema Moggi, lo penseranno in pochi.
L'inchiesta dei giornalisti de La7, andata in onda dopo la sentenza di primo grado sul caso Calciopoli, ha ricostruito il sistema messo in pista da Luciano: le amicizie con i giornalisti, con i disegnatori arbitrali (Bergamo e Pairetto), con dei poliziotti che facevano le scorte non autorizzate in servizio.
Telefonini Svizzeri non intercettabili, le amicizie con giornalisti (Sposini, Cucci, Aldo Biscardi), le amicizie con generali della finanza e altri funzionari dello stato che informavano Moggi delle indagini in corso su di lui (il capitano Lasco).
E poi tutte quelle telefonate: dai politici come Pisanu (che cercava rassicurazioni per la Torres), a Siniscalco (per raccomandare un generale della finanza Aielli amico dell'ex DG della Juventus).

Le telefonate per spingere la designazione di Carraro alla presidenza contro Abete; le telefonate tra Lotito e Innocenzi per commenare le partite.

Tutto un sistema che avrebbe condizionato il sistema calcio, con tutti gli interessi economici dietro. In che mondo abbiamo vissuto, viene da chiedersi.

Capisco, dopo aver visto questa inchiesta, perchè tutta l'emergenza sulle intercettazioni.
Perchè le ricostruzioni tramite fiction di inchieste siano poco gradite: perchè mostrano il re nudo e indifeso: penso che ad esempio al pianto di Moggi, che rimmarrà nella storia per molto.

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