03 novembre 2009

Il corpo e l'immagine della violenza

Dobbiamo nascondere la realtà, le immagini dei morti, pure quelle raccapricianti: come i corpi di Stefano Cucchi, come l'esecuzione a Napoli (con l'indifferenza dei passanti ), come il corpo di Pier Paolo Pasolini ucciso 34 anni fa al lido di Ostia.

Perchè non possiamo mostrare tutto: dobbiamo nascodere la violenza che cova sotto la cenere.La violenza (fascista e razzista) della borgata, oggi sdoganata a pieno titolo con l'invasione delle città. Da Milano a Roma.

La violenza contro il frocio, contro il diverso, contro il drogato.
Anche quando è nelle mani dello stato.
E quelle foto non si devono vedere perchè testomoniano proprio questa violenza, questo odio.

Poi qualcuno mi dovrà spiegare l'incoerenza tra il far morire una persona in carcere (per disidratazione) col disegno di legge sul fine vita e testamento biologico, che prevederebbe l'obbligo di idratazione.

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