13 novembre 2009

Annozero - Fai la cosa giusta

Mentre nel mondo politica si discute di processo breve (specie per i reati finanziari) cosa succede nel sud d'Italia?A Casal di Principe (ma potremmo anche parlare dello Zen di Palermo, della Calabria ..), che clima si vive, tra i check point dei militari e i controlli all'ingresso del paese?

In paese i ragazzi sentiti da Stefano Bianchi testimoniano l'ostilità verso i militari, verso i giornalisti che vengo a ficcare il naso e "rovinano l'immagine di Casal di Principe"."Vogliamo che ve ne andiate tutti".Cosa ne pensa di Roberto Saviano? "Mo ne paga il conto" . "Stanno criminalizzando un intero paese .. vede te quanta bella gente c'è a Casale?"."Io non ho mai visto la camorra ..". Persino il parroco "Casal di Principe è fatta di gente onesta".

D'altronde Dio avrebbe risparmiato persino Gomorra, se avesse trovato almeno una persona non peccatrice.

Eppure nonostante tutti i controlli, i casalesi sono riusciti a uccidere l'imprenditore dei rifiuti Orsi, della Eco4, chestava racocntando ai magistrati dei rapporti tra camorra,imprenditoria e politica.
Ucciso nel centro del paese.

Come ucciso è stato anche Stanislao Cantelli, zio di due pentiti. "Erano due merde" la considerazione dei parenti.Omertà, paura, rassegnazione che nulla può cambiare.

Al sud la battaglia tra stato e mafie non la sta vincendo lo stato, nonostante i tanti proclami su arresti e sequestri.
A Napoli la sera escono solo 6 volanti, per presidiare la città.Il video della morte di Biagio Terracino, col killer che se ne va tranquillo, incrociando altre persone, non ha bisogno di ulteriori commenti.La morte per mano di camorra è la normalità: perchè la camorra governa, raccontano le persone a cui Corrado Formigli chiedeva, "perchè quando si pone un obiettivo va fino in fondo" .

A Roma, mentre in Commissione Giustizia si parla della coda dei cani , come raccontava Di Pietro , nelle segrete stanze si parla sempre e solo dei processi del presidente del consiglio.
Immunità parlamentare, processo breve, riforma del processo penale.

"E' come se si volesse curare la febbre cambiando la scala del termometro"
è il commento di Pier Camillo Davigo.

Perchè i processi in Italia durano tanto? Perchè ce ne sono troppi rispetto agli altri paesi (10 volte di più rispetto all'Inghilterra), con meno risorse. E anche perchè in Italia si ricorre sistematicamente in Appello: il giudicie di Appello non può aumentarti la pena, al limite rimane uguale.
E allora, non si corre nessun rischio ad appellare la sentenza, andando ad intasare tribunale e anche la Suprema Corte.
In questa riforma anche Di Pietro vede l'ennesimo tentativo di difendere il premier.
E per salvarne uno, tutti i processi per le truffe Parmalat, Cirio, i furbetti del quartierino, non arriveranno mai a sentenza.

L'esponete del PDL, nonchè membro della Commissione Giustizia, Fabio Granata indicava nell'aumento delle risorse per la giustizia una condizione necessaria per accettare questa legge. Comunque considerata un "male minore" rispetto alla prescrizione breve, tra le prime proposte che erano girate.
Di diverso avviso Maurizio Belpietro, ormai ospite fisso: se la giustizia è lenta è anche colpa dei magistrati fannulloni, definiti "l'altra casa" nel libro di Stefano Livadiotti. I magistrati che si lamentano sempre ad ogni legge che li riguarda, che lavorano poco.

E in parte ha anche ragione: forse perchè l'attuale meccanismo che li governa non sanziona a sufficienza i magistrati che lavorano poco o male. Mentre è efficacissimo nel sanzionare i magistrati "scomodi": vi ricordate più che fine han fatto Clementina Forleo, Luigi De Magistris, i giudici di Salerno Apicella e Verasani. E se anche fosse così, cioè che i giudici avanzando di carriera solo per anzianità, non fanno niente, allora la risposta sensata è non fare del tutto i processi? Lasciare liberi i criminali?

Corrado Formigli a Napoli.
Formigli ha girato il rione sanità: tra pattuglie dei vigili che non ci sono, pattuglie della polizia sempre scarse la notte, l'ambulanza che non riesce a muoversi per le macchine in divieto.
La paura della camorra e l'ispettore di polizia che dice "la soluzione a Napoli? le bombe ...".

Da Caserta, Sandro Ruotolo assieme a Rosaria Capacchione, raccontava dell'inchiesta che ha coinvolto il sottosegretario Cosentino.
Il business dei rifiuti, il consorzio Caserta 4 e la società mista pubblico e privato (dei fratelli Orsi) Eco 4: l'imprenditore Vassallo che parla dei legami tra Cosentino e i casalesi. E le testimonianze dei pentiti al vaglio dei magistrati: Dario De Simone, Domenico Frascogna, Carmine Schiavone (al processo Spartacus).
Non si possono che condividere le parole dell'onorevole Granata, in questo caso nè di destra nè di sinistra: riferendosi alla candidatura in regione Campania di Cosentino "se chiediamo agli imprenditori di ribellarsi a questo meccanismo, si deve dare un segnale di serenità".
E la candidatura di Cosentino non è opportuna politicamente.

Altra proposta: "perchè le regioni non si possono sciogliere per mafia, come i comuni? [..] Il sud deve avere una nuova classe dirigente, non servono più soldi".

Il punto di Travaglio, parlava delle emergenze del governo Berlusconi. Ovviamente le emergenze giudiziarie: decreto Biondi del primo governo Berlusconi, e poi la legge Cirielli, le rogatorie, il falso in bilancio, il lodo Schifani, il lodo Alfano.E ora l'immunità parlamentare che, a prescindere da cosa dice Minzolini, non esiste in altri paesi (o comunque non è applicata per i reati comuni come succede qui).

La puntata di Annozero sul sito.

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