12 ottobre 2009

Bollettino di guera

Esplode una bomba: no, non a Palermo contro un magistrato.
A
Milano, autore un libico (ma non erano amici nostri?): non inneggiava all'Afghanistan.

Ma la guerra non si combatte sul fronte del terrorismo, nè sul fronte della mafia (a Fondi, il comune non è stato commissariato).
La guerra è sul fronte della giustizia: ecco il bollettino di guerra da Libero

Giù l’elmetto, arrivano i giorni della vendetta. Da consumare in Senato, ramo del Parlamento dove la prossima settimana inizia una prima sessione dedicata alle riforme della giustizia. In rapida sequenza il Popolo della Libertà porta in discussione il disegno di legge sulle intercettazioni, le nuove regole per il processo penale e quelle per il Consiglio superiore della magistratura. Tutte norme per le quali basta un iter ordinario, mentre la riforma costituzionale della giustizia arriverà dopo le Regionali. Inserita, nelle intenzioni di Silvio Berlusconi, in un più ampio piano di revisione della Carta fondamentale. Margini di trattativa con l’associazione dei magistrati? Nessuno. Possibilità di far pace con il Quirinale? Scarse.

Il paese a richio idrogeologico?
Le scuole che non hanno nemmeno il sapone per lavarsi le mani?
Le discariche, autentiche bombe ecologiche, in giro per lItalia (come a Grottaferrata)?
Il territorio a rischio cementificazione?
Il rischio sismico nelle regioni del sud e sull'Appenino?
I posti di lavoro che vengono persi per le aziende che si spostano all'estero?
Le morti bianche, le morti per amianti, per le polveri sottili, per l'inquinamento?
I rigurgiti del neofascismo, le aggressioni a gay, persone di colore?

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