03 luglio 2009

La sicurezza per il centrodestra

Il DDL sicurezza è legge di stato.
Le ronde dei cittadini pe presidiare meglio il territorio.
Un rafforzamento alle leggi per il contrasto della mafia.
La lotta ai clandestini e, di riflesso, un giro di vite alla criminalità che dai clandestini deriva.
Ma a guardare più in profondità, questa legge mostra tutte le contraddizioni, le iprocrisie, il pressapochismo del centrodestra sulla lotta al crimine.

Soldi alle ronde dei cittadini significano meno soldi, o soldi dirottati alle forze dell'ordine. E rimane in sospeso la domanda chi controllerà o garantirà per i rondini.

Lotta alla mafia: da una parte si tolgono le intercettazioni, i soldi per la polizia, ai tribunali. Dall'altra si rinforza il 41 bis.Le macchine della polizia ferme per mancanza di carburante, perchè da riparare. Tribunali intasati, senza materiale logistico.
Che da oggi si dovranno occupare dei circa 600000/1000000 immigrati clandestini.

Visto che questa è la priorità stabilita dal governo, chi si occuperà più di estorsioni, violenza domestica, corruzione ...?
Si dice poi che medici e presidi hanno la deroga per non denunciare i clandestini negli ospedali e nelle scuole. Ma da chi sono nominati medici, dirigenti delle Asl, presidi? Dai politici.
E come credete che si comporteranno, molti di questi? Secondo coscienza, o secondo la convenienza personale? E' già successo, e ora che è pure legge, sarà anche peggio.

Questa stessa maggioranza è quella che, nella passata legislatura aveva proposto la revisione dei processi per mafia (il giusti processo garantito anche ai boss); quella da cui provengono i difensori di Zorzi e Andreotti.
Quella che tanto ha strepitato contro le indagini di De Magistris quando ha toccato gli interessi del comitato d'affari politico nelle regioni del sud.

Non è così che si fa sicurezza.

Registriamo il fuoco di sbarramento in difesa del premier: si è mosso prima il giudice della Consulta e poi anche il Quirinale, per stabilire che nella cena tra Berlusconi, Alfano e i due giudici della Consulta non c'è nulla di male.
E qui viene fuori tutta la contraddizione: col nuovo ordinamento giudiziario, se un magistrato parlerà di un processo in corso, verrà sospeso. Questo per un cittadino qualunque: evidentemente il presidente del Consiglio fa eccezione.
"Noi giudici oggetto di Barbarie" scrive Mazzella .. evidentemente ce l'ha col premier stesso. In termini giuridici si chiama "principio della terzietà del giudice".

Pizzetti (il garante della privacy), durante la sua esposizione, si è invece espresso circa le intercettazioni. Per il garante Non è corretto usare le intercettazioni di un processo, autorizzate da un magistrato, in un altro processo, di un altro magistrato (che è più o meno quello che dice il DL Alfano sulle intercettazioni).
E' forze Pizzetti un magistrato, un uomo di legge, per esprimersi così?Cosa ne sa lui di come funzionano le cose.

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