17 luglio 2009

Il prezzo della sicurezza?

Carlotta è morta, investita da un'auto della polizia locale passata col rosso, a Firenze.

L´auto del nucleo antidegrado dei vigili nel viale procede verso piazza Beccaria. Alcuni raccontano che l´hanno vista rallentare, altri l´esatto contrario: che andava veloce. L´inchiesta aperta dalla procura dovrà chiarire la dinamica. Sulla Punto bianca ci sono quattro persone a bordo, tre vigili e, dietro, una giovane donna, cinese, appena fermata sul lungarno Dalla Chiesa, per sospetta prostituzione. L´emergenza è dettata dal fatto che quest´ultima è «agitata» spiegano dal comando e i vigili la stanno portando in questura per il fotosegnalamento. «Volete dire che quella sarebbe un´emergenza?» si chiede con rabbia un amico di Carlotta e di Edoardo. «Sono vigili urbani non la Misericordia, non c´era nessuno in fin di vita per usare i dispositivi di emergenza»

L'auto aveva fretta: avevano appena arrestato una prostituta (presunta).

Così, direbbe qualcuno, si è trovata nel posto sbagliato, al momento sbagliato.

No: mi dispiace. C'era veramente tutta quell'esigenza di fare in fretta?
E' questo il prezzo da pagare per la sicurezza, per la tolleranza zero?

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