12 luglio 2009

Complimenti per lo spettacolo

Facciamo i complimenti al governo, al suo presidente per l'organizzazione mostrata durante il G8 aquilano. Uno spettacolo riuscito. Come hanno riconosciuto anche alcuni giornali esteri.

Tanti i temi affrontati: clima, fame nel mondo, Africa, disarmo nucleare.. a parole.
L'operazione è riuscita, ma come si dice,l'ammalato continua a morire.

Con cinque euro si salva una vita in Africa: quanto sarà costata, ad esempio, la tenda di Gheddafi?
E tutta la security per la sfilata sulle macerie? Non era meglio costruire (e vigilare) affinché tutte le costruzioni fossero antisismiche?

Come ricorda Bob Geldof, piaccia o non piaccia, il premier rimane il signor 3%, avendo mantenuto solo il 3% di quanto promesso come aiuti ai paesi africani.
E, rimanendo in tema di promesse (non mantenute), vi ricordate dell'altra promessa? Nessuno verrà lasciato indietro.

Pare che come effetto della Tremonti ter, 15000 precari delle Poste non verranno confermati, rimarranno a casa. Che valore hanno, allora le sue promesse? Domande senza risposta.

Il premier non ha perso tempo per prendersi le sue rivincite, interrompendo la tregua chiesta da Napolitano: visto, sembra dire, tutto è andato bene, nessun impiccio durante il G8, nonostante l'opposizione incivile. Nonostante Di Pietro che rovina limmagine dell'Italia....

E visto che la tregua non c'è più, tornano implacabili le domande, che nessun G8 può emendare.
Sulle escort, sulle minorenni, sui voli di stato. Su quella lettera che, secondo Ciancimino Jr, Bernardo Provenzano avrebbe scritto a Berlusconi.

Ora che "il mondo" ci ha lasciato di nuovo soli con noi stessi, immaginiamo di poter attribuire ai "Grandi della Terra" quel che si può assegnare al nostro premier. Immaginiamo di poter dire, senza timore di essere contraddetti, che Barack Obama è un bugiardo e ha mentito al suo Paese; che Nicholas Sarkozy va in vacanza con minorenni; che Angela Merkel porta con sé in voli di Stato musici e ballerini che allietano le sue serate; che Gordon Brown, imputato in un processo, ha corrotto un testimone; che Taro Aso si riempie la casa di prostitute a frotte, pagate da un suo amico a cui poi promette affari. Pensate che, con questo peso, le opinioni pubbliche consentirebbero a chiunque di quei "Grandi" di restare al loro posto? Perché questo da noi non avviene dovrebbe interessarci: ci mostra la malattia organica di un'Italia moralmente "gobba". A meno di non voler pensare, con Giolitti, che convenga soltanto tagliarle addosso un abito deforme.
Giuseppe D'Avanzo, "I torti e i fatti" repubblica 11 luglio.

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