10 luglio 2009

Chi minaccia la democrazia?

Prima una carellata di dichiarazioni sullo stato della democrazia.
Bondi su Repubblica: "Repubblica è un pericolo per la democrazia".
Berlusconi su Di Pietro "Il signore che guida l’Idv mi fa orrore, e’ un soggetto pericoloso per la democrazia".
Berlusconi a un convegno di FI nel 2005: «La democrazia non è garantita»
«C’è una opposizione ancora illiberale che sventola i nomi della tirannia. Fanno vivere ancora i fantasmi del comunismo».
Berlusconi, nel 1994 "La magistratura di Brescia e' stata pavida e inerte. Non ha proceduto verso quello che nel '94 fu un colpo di Stato".
Berlusconi sul Quirinale, nel 2008, in cui chiede velatamente le dimissioni di Napolitano : "Se fosse eletto un capo dello Stato della nostra parte politica, sarebbe nostro dovere dare la seconda carica dello Stato, cioè la presidenza del Senato, al centrosinistra".
Calderoli "Golpe strisciante? Sono troppi e non casuali gli attacchi a cui siamo di fronte".
Altre dichiarazioni sono riportate da Espresso qui:
4 aprile Dopo il vertice Nato e la gaffe con Angela Merkel. "Non voglio arrivare a dire che servono azioni dirette e dure nei confronti di certi giornali e di certi protagonisti della stampa, però sono tentato".

5 luglio Dopo le indiscrezioni sulla possibilità di nuove foto da Villa Certosa, nota ufficiale:"Alcuni giornali stranieri, tra cui il 'Sunday Times' del gruppo Murdoch, starebbero per pubblicare a ridosso del G8 alcune foto asseritamene scattate a Villa Certosa. Certa stampa straniera insiste nel pubblicare menzogne e insinuazioni sul presidente Berlusconi senza citare nomi, né fonti... Siamo di fronte, con tutta evidenza, a un gioco di rimbalzo, a un attacco concertato, a una morbosa campagna di stampa che però non ha elementi fondati sui quali basare le proprie accuse".


Ecco, potremmo andare avanti e riportare altre dichiarazioni su golpe, democrazia in pericolo e via discorrendo. Perchè allora solo le
parole di Di Pietro (su l'Herald Tribune ) vengono definite come un atto di sfiducia nelle istituzioni (Ostellino sul corriere)?
Scrive il giornalista che la legge Alfano sta seguendo un iter parlamentare, democratico dunque.

Un esempio per altri paesi:
Il percorso della legge Alfano è, comunque, un esempio di democrazia costituzionale ancora più prescrittiva di quella di altri Paesi non meno demo cratici: divisione, separa zione, indipendenza dei poteri esecutivo, legislati vo, giudiziario (incarnato dalla Corte costituziona le), cui la nostra Costitu zione aggiunge le prero gative del presidente del la Repubblica.
Il fatto che giudici della Corte abbiano cordiali rapporti con la persona oggetto di una legge su cui la Consulta deve decidere poco importa.
Il fatto che il parlamento sia nominato senza preferenze poco importa.
Che le leggi passino senza discussioni, con decretazione d'urgenza, col voto di fiducia, poco importa.
Che il premier abbia avuto rapporti poco chiari con personaggi condannati per mafia, possegga un trust di potere, sia preso in giro dal resto d'Europa, poco importa.
La democrazia è in pericolo, ma la colpa è nostra, che difendiamo la pluralità di informazione, la rete libera, che chiediamo un Parlamento pulito ...

Siamo di fronte a un parlamentare che delegittima — oltre che una maggioranza di governo liberamente elet ta, la qual cosa rimane an cora nei limiti del con fronto politico — anche il Parlamento, il presidente della Repubblica e du bita persino della legittimità della Corte costitu zionale, che potrebbe nei prossimi mesi respingere, senza scandalo, il lodo Alfano.
La costituzione sovietica attaccata da Berlusconi, nel caos Englaro, ce la siamo dimenticata?
Il cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza lo ha detto Di Pietro?

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