20 giugno 2009

Un postribolo per i miei manipoli

La storia che si ripete in farsa.
Se Mussolini aveva esordito la sua dittatura, col sinistro discorso al parlamento “Potevo fare di quest’aula grigia e sorda un bivacco per i miei manipoli”, oggi si potrebbe dire che è stato trasformato Palazzo Chigi e gli altri palazzi della democrazia in un postribolo per i miei manipoli.

Feste, voli di stato, escort (un modo elegante per dire prostitute, ma si sa, la domestica è ladra, la padrona è cleptomane), minorenni: nulla di illegale, si dice.
Le indagini sono ancora in corso. Ma rimane l’immagine: potrà riproporsi come il leader politico difensore dei valori cattolici?
Come può la Chiesa protestare per i profilattici nelle scuole e starsene zitta (se non qualche timido editoriale de l’Avvenire) sulle ragazze del “papi”?
Sulle indagini da cui emergerebbero favori e appalti in cambio di sesso?

La spazzatura.
In Europa non si fanno prendere tanto in giro: sanno distinguere spazzatura (intesa come gossip) da spazzatura (politica). I giornali all’estero stanno seguendo le inchieste che coinvolgono il nostro premier. Non è un caso la bocciatura del candidato italiano (Mauro) alla presidenza, per preferirgli un candidato polacco. Il leader dei liberal democratici all’euroassemplea, Graham Watson, si chiede come sia possibile che B. sia ancora presidente del Consiglio di un grande paese come l’Italia.
Meglio un polacco di un italiano …

E anche dopo l’incontro con Obama, c’è poco da esultare: respingiamo gli immigrati sui barconi e accettiamo presunti terroristi da Guantanamo. E manderemo altri 500 militari nella guerra in Afghanistan. D’altronde se inviti Gheddafi, stringi accordi con la Russia di Putin (per il gasdotto, questi sono i risultati). La solita italietta di mafia, pizza e mandolino. Quella ben rappresentata da Sordi, Gassman ..

Dalle indiscrezioni delle miss invitate a Palazzo Grazioli, pare che la sera in cui fu eletto Obama, il signor B. era in tutt’altre faccende affaccendato. Il mondo voltava pagina e lui si voltava nelle coperte.

E sì che avremmo bisogno di un leader capace. Perché la crisi sta falciando e falcerà molti, troppi posti di lavoro. Come i 430 ricercatori della protezione ambientale (ISPRA), che lavorano per mantenere integro l’ambiente italiano. Come i tanti lavoratori nelle regione del sud: regioni dove l’alternativa, per guadagnare la giornata, è affidarsi alla criminalità organizzata. La più grande impresa italiana.

Non è un caso se le prime vittime della crisi siano i precari e giovani: -204000 posti di lavoro. Tutti imbianchini? Oppure a far la fila al casting del Grande Fratello?

E a poco servono le grandi operazioni contro la criminalità se poi si tarpano le ali alle forze dell’ordine con la legge Alfano sulle intercettazioni, se li mette a controllare i clandestini. Se i servizi nostrani, anziché contrastare il terrorismo, la criminalità organizzata, devono rispondere della mancata protezione del premier nei confronti di una escort con il registratore. Che brutta fine per James Bond.

Non so se lo sapete, ma il partito sardo d’azione (alleato di Ugo Cappellacci) ha dichiarato che dal momento in cui in Sardegna dovesse sorgere una centrale nucleare, partirebbe una crisi di governo. Ecco, per loro, le promesse del “papi” hanno un sapore diverso.

L’informazione di governo.
IL TG1 di sabato non ha detto una parola, né nei titoli, né nei servizi, sulle inchieste di Bari, sull’immondizia a Bagheria, sulle proteste degli abruzzesi. E anche questo è un fatto non privo di significanza. Un bel servizio su un’indagine contro la pedofilia online.
Forse perché lui non c’entra: non ha bisogno di andare in internet per incontrare minorenni.

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