11 giugno 2009

Scoprite le differenze

Beppe Grillo al senato (10 giugno 2009):
"È uno scandalo - tuona ancora Grillo - che in Parlamento siano presenti 20 condannati in via definitiva e prescritti come Berlusconi, D’Alema, Andreotti. È uno schifo che 70 tra i nostri rappresentanti siano condannati in primo e secondo grado o indagati... Questa Commissione, questo Parlamento, non hanno nulla a che fare con la democrazia. Sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore. Hanno scelto 993 amici, avvocati e scusate il termine, qualche zoccola, e li hanno eletti".
[..]
Le senatrici lo querelano: Le senatrici di tutti i gruppi parlamentari hanno deciso di procedere con una querela contro Grillo per le espressioni offensive usate nel corso della sua audizione alla commissione Affari costituzionali.


La
ministra Carfagna in difesa del premier (29 maggio 2009):
"Il Parlamento vede tra i suoi banchi alcuni uomini dalle assai dubbie capacita' politiche. Ma nessuno si sorprende. L'Aula di Montecitorio e' stata frequentata da personaggi condannati per banda armata e concorso in omicidio" ed ancora "onorevoli che candidamente hanno ammesso di prostituirsi prima di approdare alla Camera, altri che sono stati sorpresi a contrattare per strada prestazioni con transessuali. Mai nessuno si e' scandalizzato". Mara Carfagna parla cosi' della Camera dei Deputati in una lettera al Corriere della Sera.

Succede oggi (Corriere del 11 giugno 2009):
L’accusa è concor­so in corruzione aggravata dal­l’aver favorito l’associazione mafiosa. I senatori inquisiti Car­lo Vizzini (Popolo della Libertà, presidente della commissione Affari costituzionali), Salvatore Cintola, Saverio Romano e Sal­vatore Cuffaro (Udc) saranno chiamati a risponderne nei prossimi giorni davanti ai magi­strati della Procura di Palermo che indagano sul cosiddetto «te­soro » di Vito Ciancimino.

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