09 maggio 2009

Piccoli comuni grande politica

Oggi non voglio parlare di quella specie di cosa chiamata politica nazionale.
La politica che propone carrozze separate per gli immigrati (e l'opposzione che pure su questo ennesimo orrore si divide).
Che sbarra l'ingresso ai clandestini, pure ai possibili rifugiati politici, rimandoli alla loro miseria, alle loro guerre.
Che candida signore e singnorine pronti al signorsì, con fior fior di book e casting sulle spalle e poi si chiede che c'è di male.
Che c'è di male a ripristinare un ministero come quello del Turismo, alla signora Brambilla, ministero abrogato da un referendum del 1993?
Politica che, nel silenzio generale, si appresta a mettere la fiducia sul DL della sicurezza e sulle intercettazioni.
Politica che censura l'informazione: l'ultimo caso su Rai 2, per l'intervista barbarica a Vauro e alla Borromeo.

No: oggi parliamo di due esperienze di cittadini dei comuni delle mie zone in provincia di Como, Inverigo e Arosio.
Progetto Arosio, i cui esponenti parlano di raccolta differenziata, di ridurre anzi i rifiuti delle famiglie. Di acqua pubblica (la Casa dell'acqua, dove la gente va e si riempie le bottiglie che servono); di distributori del latte "crudo".

Ad Inverigo, dove il gruppo Uniti per Inverigo si batte contro la politica di cementificazione del territorio.
Una nuova politica si sta affermando dal basso e, come un virus, contagierà tutti.

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