02 aprile 2009

La battaglia per l'acqua

Alla fine è apparso, per un mini show di cinque minuti in cui Grillo ha fatto il Grillo che conosciamo: senza troppi problemi ha parlato dei temi che affronta sul blog.
Il conflitto di interessi nelle aziende quotate in borsa, in cui i consigli di amministrazione sono intrecciati.
I giornali che dietro hanno banche, assicurazioni, costruttori (RCS): come può un giornale che dietro ha una banca, parlarne male?
Se poi lo fa, come Muchetti al corriere, viene persino spiato dalla Security di Tavaroli.

Politici eletti senza preferenze, di cui 100 parlamentari condannati.
Che leggi faranno queste persone?

Le mafie che sono una delle realtà imprenditoriali che non risentono
della crisi e che sono in espansione in Europa. Nelle nuove mafie c'è un notaio, un commercialista, un banchiere. A volte non c'è nemmeno un criminale (la battuta è di Grillo).

L'Italia è al 15 esimo posto per investimenti stranieri: ci sarà un motivo?
O è colpa di Grillo e del suo blog?
Si parlava di acqua nella trasmissione: della privatizzazione della gestione dell'acqua (con i ricavi garantiti per legge, per le Spa che amministrerebbero l'acqua in regime di monopolio).

Si parlava delle bollette di Acqualatina.
Dell'arsenico di Ceccano in provincia di Frosinone.
Poi ci sono anche i casi di Catania, come mostrava Report.
L'acqua che non c'è a Reggio Calabria.

La si può girare come la si vuole: ma ogni volta che entra il privato nella gestione dell'acqua, le bollette salgono e i servizi peggiorano.E le società miste pubblico privato o privato (in mano ai soliti gruppi, come a Roma per l'Acea) di chi fanno gli interessi? Dei consiglieri (che spesso figurano in più società), del profitto, o delle persone?
Purtroppo l'intervento è stato un pò troppo a gamba tesa: un monologo raccontato a braccio, senza fermarsi a riprendere fiato, senza la pretesa di voler spiegare a chi guarda (non ai politici) di cosa si parla. Open source, Meetup, Skype, la rete ...

Grillo ha fatto il comico, e questo non è piaciuto agli onorevoli in studio, che avrebbero voluto impostare la trasmissione secondo i classici canoni del dibattito televisivo, dove si parla addosso e alla fine non si cpaisce niente.

Alcune cose vanno chiarite: se fa polemica l'invito a manganellare i parlamentari, altrettanto avrebbero dovuto farlo le dichiarazioni sul manganellamento agli studenti.
Se gli onorevoli si sentono offesi dalle battute e dalle parole del comico, altrettanto si potrebbe dire dei magistrati, degli impiegati del pubblico impiego, degli elettori di sinistra.
Dire che gli studenti dell'onda sono guerriglieri, cosa è?
Che i magistrati sono metastasi?

Se Grillo ha sbagliato al non voler rispondere a Urso e Tabacci, c'è anche da dire che noi siamo stufi di sentire le solite parole, i soliti slogan, spesso falsi.
Le tante inutili promesse mai mantenute ..
Beppe il bullo, o i bulli sono altri?

"Grillo è un fondamento di bugia"
diceva Urso. Che lodava il suo governo per l'accordo sul nucleare con la Francia e per l'inaugurazione dell'inceneritore di Acerra. Dimenticandosi che sul nucleare esistono ancora tanti dubbi sulla sicurezza e che dietro Acerra c'è una storia di ritardi, veti incrociati ...
"Il sistema politico ha delle profonde responsabilità sullo stato delle cose in Italia" commentava il giornalista Sergio Rizzo.
"La responsabilità è dei politici non di Grillo".
Se gli acquedotti sono bucati e perdono.
Se siamo ancora dipendenti dal petrolio.
Se i comuni devono fare i conti con i magistrati della Corte dei Conti.
Anzichè criticare lo stile di un comico, perchè non fanno un pò di autocritica?

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