22 febbraio 2009

Nero a Manhattan di Jeffery Deaver

Che delusione, questo libro. Non sembra nemmeno scritto dal Jeffery Deaver che conoscevo: l'autore capace di creare storie complesse, ricche di colpi di scena, con personaggi capaci di colpire e attrarre l'attenzione del lettore.
A metà libro, ero ancora a chiedermi dove volesse andare a parare la storia.

Storia che parte dall'omicidio di un anziano signore, a New York. Uno dei tanti nella grande mela, su cui la omicidi non può concentrare tutti i suoi sforzi. Ma su cui decide di indagare Rune, una giovane addetta di un negozio di videocassette, che aveva stretto amicizia col vecchietto.

Una investigatrice in erba, una ragazza fuori dal comune, sia per come vive sia per come intende la vita e il lavoro (che cambia spesso, sono i rischi del mestiere).
Riassumendo: una ragazza che vive in un mondo tutto suo fatto di eroi e altri personaggi fiabeschi; una coppia di serial killer con una missione da compiere (gli autori del crimine); uno sceriffo federale; giovani youppies di giorno che si trasformano in urban cowboy di notte; un omicidio degli anni 40 su cui si basa la sceneggiatura del film che da il titolo al libro.
E la morte del signor Kelly, che sembra legata a quella vecchia rapina ...
E tante altre persone che ruotano attorno a Rune il cui ruolo non si chiarisce se non andando in fondo alla lettura.

Nonostante gli ingredienti noir, il libro stenta a decollare, manca di tensione: verrebbe voglia di lasciarlo da parte, se non per capire se alla fine la protagonista investigatrice per caso, ce la faccia o meno.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Hai ragione questo libro è proprio una cagata..... infatti è l'opera prima di Deaver, il suo stile era ancora ben lungi dal venire....
un libro di cui nessuno sentiva la mancanza... mer opera commerciale